INFERMIERA AERONAUTICA MILITARE IMPEGNATA NELLA LOTTA AL COVID!

Il Ministero della Difesa è stato impegnato fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus nella lotta al virus. Le Forze Armate hanno messo a disposizione tutte le risorse e le capacità disponibili. Presso il Comando Operativo di vertice Interforze (COI), una Sala Operativa dedicata, composta da personale interforze, dirige e coordina le attività di supporto alla Sanità nazionale con l’invio di medici e infermieri militari, l’allestimento di strutture sanitarie campali e la predisposizione di strutture sanitarie militari di accoglienza per i pazienti, l’allestimento di ospedali da campo e la predisposizione di strutture sanitarie militari per accogliere i pazienti, i voli sanitari di emergenza e in bio-contenimento e i trasporti di materiale sanitario e il supporto alle Forze dell’Ordine in attività di Pubblica Sicurezza. I militari, sono  italiani che amano il proprio paese e lo dimostrano sul campo. Sono 418 medici e 745 infermieri delle Forze Armate impiegati nell’emergenza sanitaria in tutto il territorio nazionale in concorso al Servizio Sanitario Nazionale, tra questi c’è il Maresciallo di terza classe – infermiere – dell’Aeronautica militare, Ndaya Nkogolo . “Un orgoglio infinito”. È questa l’emozione forte che, in una gelida mattina innevata, al drive through di Voghera, il Maresciallo  Ndaya Nkogolo – laureata  in scienze infermieristiche ed in possesso  della relativa abilitazione professionale , ha trasmesso nel corso di un’intervista all’agenzia Dire sulla sua attività. Si è arruolata proprio nel bando straordinario indetto dal ministero della Difesa per l’emergenza Covid-19 e rimarrà in Forza armata un anno (arruolamento temporaneo di medici e infermieri ai sensi dell’articolo 7 del Decreto Legge 17 marzo 2020). Ha descritto il suo turno di ogni giorno, dal mattino presto: “Facciamo la nostra vestizione e cominciamo le nostre attività”, ha spiegato. Le persone cercano rassicurazioni e “si affidano, si sentono sostenute”, come lei stessa ha raccontato. Nella vita di questa giovane donna l’emergenza sanitaria ha coinciso con l’arruolamento e la nuova vita di militare.   “Era questa la mia passione. Avevo due sogni nella vita: fare l’infermiera e arruolarmi nelle Forze Armate proprio per questo senso di appartenenza alla Patria, sentendo mia la cultura di questa Nazione, e per me è il massimo” ha detto Nkgolo, nata a Roma nel 1982 da genitori congolesi. Paura del virus? “No, dobbiamo affrontare la cosa con coraggio, io sono un militare”, ha replicato e anche se stiamo in prima linea… “E’ il coraggio che ci caratterizza”, ha rimarcato, consapevole di quello che un militare deve sapere e deve fare. Ndaya Nkogolo proverà a rimanere in Forza Armata, come ha detto rispondendo sul suo futuro, e se non sarà possibile continuerà il suo lavoro di infermiera. Al servizio degli altri: è certamente questo il desiderio e la sua “missione”.  Fonte: «Agenzia DIRE,  www.dire.it»)

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Redazione

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