STRAORDINARI MARITTIMI IMBARCATI E COVID-19 di Cesare FERRANDINO

Con l’arrivo del Covid-19 in Italia, alcuni armatori di navi Ro-Ro Passeggeri, hanno deciso di  non voler pagare le ore di lavoro straordinario effettuate dagli equipaggi, pur essendo le navi in linea o armate ferme nei porti per lavori. Detto comportamento non è tollerabile in quanto l’equipaggio comunque viene impiegato per svolgere le attività di caricazione/discarica (merci, autoveicoli, passeggeri), le manovre di disormeggio e ormeggio, rifornimenti vari e, provviste,  bunker, conduzione nave,  gestione apparato motore e impianti accessori- control Room- locali apparati motori, guardia di conduzione – gestione passeggeri- guardia saloni e ponti.    Per le navi armate ed ormeggiate nei porti italiani per lavori di manutenzione  in particolare con ditte a bordo il personale di bordo è impegnato a svolgere attività di manutenzione e di sicurezza onde evitare incidenti o pericoli. Le navi devono avere a bordo un terzo dell’equipaggio per garantire gli standard di sicurezza e nell’ambito portuale come previsto da leggi e regolamenti, al fine di salvaguardare l’incolumità degli equipaggi  durante la sosta, nonché l’incolumità dei cittadini che risiedono nella zona e quindi al fine di prevenire eventuali incidenti in ambito portuale. Tra i doveri incombenti ai comandanti delle navi è previsto (durante la sosta ) quello di mantenere in efficienza ed in stato di pronto intervento gli impianti ed i servizi di bordo per la rilevazione e l’estinzione degli incendi. Ritenuto che le Leggi e le Ordinanze non possono essere gestite in funzione delle esigenze degli armatori.  Sarebbe opportuno che gli enti preposti a tale verifiche ognuno per le loro competenze intervengano  per evitare inadempienze a livello economico nei confronti degli equipaggi e per tutte le possibili conseguenze dannose che da tali omissioni potrebbero derivare. Peraltro, gli armatori che hanno le navi con il doppio registro internazionale, ricevono agevolazioni economiche da parte dello Stato di bandiera. Purtroppo i marittimi accettano passivamente la situazione per non perdere il posto di lavoro, ma il silenzio dei sindacati è anomalo. Fino ad oggi non sono intervenuti per protestare contro questi abusi posti in essere dal alcuni armatori.

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Redazione

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