La proposta avanzata dal Consiglio Nazionale Forense sul rafforzamento del ruolo dell’avvocato in Costituzione ipotizza una modifica dell’art. 111 della Carta fondamentale, così da prevedere la libertà e l’autonomia del professionista e la necessità della difesa tecnica. Il progetto riconosce il ruolo pubblicistico svolto dell’avvocatura, ma nel rispetto della natura libera della professione forense. Nel dettaglio, limitando l’intervento di «revisione alle sole previsioni concernenti strettamente l’avvocatura», si propone di esplicitare in Costituzione che «nel processo le parti sono assistite da uno o più avvocati» e che solo «in casi straordinari, tassativamente previsti dalla legge, è possibile prescindere dal patrocinio dell’avvocato, a condizione che non sia pregiudicata l’effettività della tutela giurisdizionale», specificando che «l’avvocato esercita la propria attività professionale in posizione di libertà e di indipendenza, nel rispetto delle norme di deontologia forense». La proposta termina con una previsione riguardante «la funzione giurisdizionale sugli illeciti disciplinari dell’avvocato» che si ritiene debba essere esercitata «da un organo esponenziale della categoria forense, eletto nelle forme e nei modi previsti dalla legge, che determina anche le sue altre attribuzioni» e contro le decisioni del quale sia ammesso il ricorso per Cassazione. Complessivamente considerata, dunque, la proposta del Consiglio Nazionale Forense mira a rafforzare il ruolo dell’Avvocato in Costituzione per difendere in primis il principio di democrazia e secondariamente, ma non per importanza, i principi di libertà, autonomia nonché indipendenza che sovraintendono all’esercizio della professione forense.
La Presentazione del progetto del Consiglio Nazionale Forense di modifica costituzionale dell’art.111 della Carta mediante la previsione della libertà e autonomia dell’Avvocato e della necessità della difesa tecnica E’ AVVENUTA NEL CORSO DELLA Tavola Rotonda del 09.02.2019. (Fonte: Consiglio Nazionale Forense)
Depositato in Senato dalla maggioranza il disegno di legge dell'”avvocato in costituzione” con il riconoscimento del ruolo degli avvocati quali tutori del diritto inviolabile della difesa e della autonomia e indipendenza che deve informare la professione forense. L’avvocatura raggiungerà la meta con il contributo di tutto il parlamento ( Andrea MASCERIN, Presidente CNF)