LEGGE SALVA MARE: APPROVATO dal CONSIGLIO dei MINISTRI IL DISEGNO di LEGGE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni per la promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare.

Il testo ha l’obiettivo di contribuire al risanamento dell’ecosistema marino e alla promozione dell’economia circolare, favorire il recupero dei rifiuti accidentalmente pescati, incentivare campagne volontarie di pulizia del mare e sensibilizzare la collettività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi rivolti alla prevenzione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti negli ecosistemi marini e alla corretta gestione degli stessi.

Il disegno di legge disciplina quindi la gestione e il riciclo dei rifiuti accidentalmente raccolti in mare, a mezzo delle reti durante le operazioni di pesca ovvero con qualunque altro mezzo, e dei rifiuti volontariamente raccolti. Al fine di evitare che i costi della gestione di tali rifiuti gravino esclusivamente sui pescatori e sugli utenti dei porti è previsto che questi siano coperti con una specifica componente della tassa sui rifiuti.

Inoltre, al fine di diffondere modelli comportamentali virtuosi rivolti alla prevenzione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nell’ecosistema marino e alla loro corretta gestione, si prevede l’attribuzione di una certificazione ambientale agli imprenditori ittici che si impegnino a utilizzare materiali a ridotto impatto ambientale, partecipino a campagne di pulizia del mare o conferiscano rifiuti accidentalmente pescati.
Il testo verrà trasmesso alla Conferenza unificata per l’acquisizione del parere di competenza.

È una grande vittoria per il nostro mare – commentato il ministro Sergio Costa – finalmente iniziamo a ripulire le nostre acque dalla plastica e lo facciamo con degli alleati eccezionali – i pescatori – che conoscono il problema meglio di tutti perché ogni giorno tirano su le reti raccogliendo spesso altrettanta plastica rispetto al pescato”. Il Salva Mare è stato accolto con entusiasmo dalle associazioni ambientaliste.

«Finora, a causa di diverse e contraddittorie normative, i rifiuti erano considerati rifiuti speciali e non rifiuti urbani – dichiara Raffaella Giugni, Responsabile relazioni istituzionali di MAREVIVO  – , i pescatori non potevano riportarli a terra perché rischiavano una multa, così erano costretti a rigettarli in mare. E’ un passo importante per cominciare a ripulire il mare.  Siamo sicuri che i pescatori collaboreranno se messi nelle condizioni di farlo perché ogni giorno più del 50% di quello che tirano su nelle reti sono rifiuti di plastica. Ci auguriamo solo che l’iter legislativo sia veloce e non subisca ritardi, già molti Comuni, si stanno organizzando per supportare questa attività perché il problema è molto grave e non c’è più tempo». (Marevivo nasce nel 1985, per la difesa del mare e delle sue risorse).

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Redazione

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