Il Tribunale del Riesame di Latina ha confermato i sequestri dello stabilimento “La Vela” e dell’area ex Pro Infantia a Terracina
Sono state respinte le richieste di riesame presentate ex art. 324 del codice di procedura penale, del sequestro posto in essere su disposizione del Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e i sostituti procuratori della Repubblica Giuseppe Miliano e Valerio De Luca, nonchè del sequestro di un cantiere edile intento alla costruzione di un nuovo stabilimento balneare ubicato a Terracina. Le indagini che avevano portato al sequestro, erano partite grazie alle segnalazioni presentate da alcuni cittadini, e soprattutto al Circolo Legambiente Terracina. L’inchiesta svolta dagli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina al Comando del Tenente di Vascello Emilia DENARO e, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Latina, si era focalizzata sulle innovazioni, attuate dal concessionario dell’area demaniale marittima, tese ad un ampliamento volumetrico delle superfici coperte di oltre l’800%, nonché altri interventi di nuova costruzione. Al vaglio degli inquirenti i titoli abilitativi edilizi e demaniali nonché la mancanza delle previste autorizzazioni paesaggistiche per l’intervento. Il sequestro preventivo al cantiere della Ex Pro Infantia scattò in ragione di un provvedimento d’urgenza della Procura della Repubblica di Latina. I sigilli al cantiere dell’ex struttura appartenuta alla Pro Infantia la cui Fondazione ha venduto alla Residenze Circe Srl amministrata dal romano di Marino, Andrea Ruggeri, furono la conseguenza del lavoro svolto, anche in questo caso, dai militari dell’ufficio circondariale marittimo di Terracina che si recarono in Comune per acquisire atti sul progetto residenziale previsto nel lotto privato. Ai raggi x degli inquirenti, c’erano e ci sono alcuni atti in relazione all’iter per l’autorizzazione a costruire che secondo l’amministrazione di Terracina sono in regola e validi mentre, a quanto risulta da esposti e denunce pubbliche di associazioni, partiti, e alcuni cittadini, rivelerebbero irregolarità. È stata contestata l’abusiva lottizzazione dell’area. Quattro le persone iscritte nel registro degli indagati. Il progettista nonché direttore dei lavori del cantiere, il geometra Giuseppe Zappone, l’amministratore unico della società Residenze Circe Srl Andrea Ruggeri, la Dirigente del Comune di Terracina “Riassetto e Governance del Territorio e delle Attività Produttive”, architetto Claudia Romagna – e il Capo Settore “Urbanistica, S.U.E. e Area Tecnica SUAP”, ingegnere Roberto Biasini.