Clubhouse, il nuovo social che cambierà il modo di comunicare
E’ il social del momento, dopo il boom nordamericano ora dilaga anche in Europa. Nato nel 2020 per mano di Paul Davison e Rohan Seth è il nuovissimo social media su app, scaricabile da App Store, basato esclusivamente sull’audio. Non ci sono foto, non si scrive niente, non ci sono neppure messaggi vocali registrati, non ci si può scambiare file o chat. L’interazione transita solo mediante talk in diretta, senza che alcunché venga salvato o registrato, tutto live e tutto autodistrutto dopo la fine di ogni conversazione. Il social è suddiviso in ‘stanze’, ciascuna con un argomento e con dei partecipanti, ci sono dei moderatori, delle persone invitate sul palco che hanno il diritto a prendere la parola e poi c’è il pubblico che può solo ascoltare o essere invitato a partecipare. L’accesso è consentito solo su invito e solo per chi possiede un iPhone. Clubhouse cambierà molto, considerando che oggi è popolato quasi esclusivamente da addetti ai lavori degli universi della comunicazione, della politica, dei media, del giornalismo, delle startup e del marketing. I fortunati che hanno avuto l’accesso cercano di accumulare follower e autorevolezza, le stanze si moltiplicano e naturalmente nascono contenuti verticali sugli argomenti più vari. Ma c’ è un allarme giallo, il flusso dei dati e delle registrazioni audio poggia su una società cinese con sede a Shanghai, le informazioni potrebbero essere accessibili anche al governo cinese. E’ il social del momento, dopo il boom nordamericano ora dilaga anche in Europa. Nato nel 2020 per mano di Paul Davison e Rohan Seth è il nuovissimo social media su app, scaricabile da App Store, basato esclusivamente sull’audio. Non ci sono foto, non si scrive niente, non ci sono neppure messaggi vocali registrati, non ci si può scambiare file o chat. L’interazione transita solo mediante talk in diretta, senza che alcunché venga salvato o registrato, tutto live e tutto autodistrutto dopo la fine di ogni conversazione. Il social è suddiviso in ‘stanze’, ciascuna con un argomento e con dei partecipanti, ci sono dei moderatori, delle persone invitate sul palco che hanno il diritto a prendere la parola e poi c’è il pubblico che può solo ascoltare o essere invitato a partecipare. L’accesso è consentito solo su invito e solo per chi possiede un iPhone. Clubhouse cambierà molto, considerando che oggi è popolato quasi esclusivamente da addetti ai lavori degli universi della comunicazione, della politica, dei media, del giornalismo, delle startup e del marketing. I fortunati che hanno avuto l’accesso cercano di accumulare follower e autorevolezza, le stanze si moltiplicano e naturalmente nascono contenuti verticali sugli argomenti più vari. Ma c’ è un allarme giallo, il flusso dei dati e delle registrazioni audio poggia su una società cinese con sede a Shanghai, le informazioni potrebbero essere accessibili anche al governo cinese. (Annarita BORELLI)