MIO COGNATO MANDATO ALLO SBARAGLIO

MIO COGNATO MANDATO ALLO SBARAGLIO ACCUSA CREA, COMANDANTE DEI VIGILI URBANI DI VENOTICO. Come normalmente accade in questi casi si cerca sempre un capro espiatorio ed a questa regola,  non si sottrae il cognato di Aurelio Visalli, con il rischio di far diventare un’azione eroica del giovane sottufficiale delle Capitanerie di Porto in un intervento avventato, senza adeguate dotazioni e, senza l’osservanza di alcuna regola di condotta. Ma così non è! Quello che ha fatto Visalli è quello che avrebbero fatto tutti gli  uomini e donne della Guardia Costiera. Nessuno nelle stesse condizioni si sarebbe sottratto dall’intervenire! Purtroppo le polemiche non hanno aspettato di dare una degna sepoltura al povero Visalli. Per certi versi, sono anche comprensibili, ma che ha a farle sia  una persona che porta una divisa, sia pure parente, rischia di macchiare un gesto eroico con atti e fatti che non porteranno a nulla! Questi interventi sono all’ordine del giorno per il personale della Guardia Costiera  e, sono  preparati per questo. Sono interventi che hanno in se una componente di rischio, di alto rischio, ma non per questo ci si può sottrarre! UNA TRAGEDIA SOLO UNA TRAGEDIA! Vasilli ha compiuto un gesto d’amore, sì d’amore verso il prossimo di fronte al quale tutti si devono – rectius ci dobbiamo   – inchinare . Un gesto da grande marinaio: ONORI!  Così, però, non la pensa il cognato di Vasilli:  “Non potevano uscire con la motovedetta e li hanno mandati in mare senza equipaggiamento, con la divisa normale, solo con un salvagente […]. Per non bagnare la divisa si sono gettati in acqua in mutande. Hanno tentato di lanciare il salvagente per salvare la persona difficoltà che è riuscita a tornare a riva. Dei tre, uno è rimasto travolto dalle onde: è scomparso e nessuno l’ha cercato sul momento … poteva essere salvato, ci sono responsabilità per le dinamiche con le quali lo hanno costretto ad intervenire e responsabilità dei soccorsi arrivati assolutamente in ritardo… nessuno ha tentato di salvarlo nemmeno i suo i due colleghi perché il mare era troppo forte … “gli è stato chiesto di intervenire da terra. Ma come potevano farlo senza attrezzatura, non avendo ne giubbotti di salvataggio né salvagenti, mute, corde o altro” .  Anche la moglie lancia accuse: ” Mio marito difendeva la Patria, ma la Patria non l’ha difeso. E’ morto per l’incompetenza di chi l’ha mandato a salvare due ragazzi senza alcun tipo di attrezzature. Ha appreso della morte di mio  marito da una TV privata , correndo su internet,  chiamando la Capitaneria di Porto“. La Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto  ha aperto, giustamente,  un’inchiesta per capire come sia stato organizzato l’intervento di soccorso che ha costato la vita al sottufficiale, così come presumibilmente farà la Procura del Repubblica presso il Tribunale Militare competente, Napoli. Intanto non sono mancati i messaggi di cordoglio delle più alte autorità dello Stato, a cominciare dal Presidente della Repubblica “Sono rimasto particolarmente colpito dalla tragica scomparsa del secondo capo, Aurelio Visalli, caduto in mare durante una generosa operazione di salvataggio di alcuni bagnanti. La prego di far giungere ai familiari di Visalli, così dolorosamente provati, e a tutto il personale del Corpo i miei sentimenti di cordoglio e di solidarietà”, come quelli del Presidente del Consiglio “La morte del sottufficiale della Guardia costiera che per salvare una giovane vita ha sacrificato la propria, unisce il Paese in un profondo dolore. Esprimo il mio cordoglio alla famiglia e rendiamo tutti merito al coraggio di un valoroso servitore dello Stato”.  Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha espresso “profondo dolore”. “Il gesto coraggioso del militare – ha aggiunto la responsabile del Viminale – evidenzia il sacrificio, l’altruismo e la generosità di chi opera quotidianamente nel nostro Paese per la sicurezza e la tutela della incolumità dei cittadini”. “Ricordiamo lui e tutte le persone che mettono il loro impegno e la loro vita al servizio dei cittadini e delle istituzioni” dichiara il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. “Scomparso mentre stava compiendo la missione più nobile assegnata alla Guardia Costiera: salvare vite umane” twitta il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. 

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Direttore: Avv. Angelo RUBERTO

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