questo articolo per portare alla luce la situazione drammatica di migliaia di Praticanti Avvocato che, affrontano l’Esame di Stato, ogni anno.
La prova scritta si affronta a Dicembre, dopo aver conseguito il Certificato di Compiuta Pratica ovvero portato a termine, con profitto, 18 mesi di Praticantato Forense. Spesso, nei 18 mesi, il Praticante non ha alcun indennizzo economico. Solo a Luglio dell’anno seguente, vengono corretti gli scritti dell’esame di Stato e, se ammessi, si può sostenere la prova orale, a partire dal Settembre dello stesso anno. La grave problematica è che, non è affatto scontato il superamento di scritto ed orale nella medesima tornata d’esame. Per cui, come accaduto a me, si può superare la prova scritta al primo tentativo per, poi, essere considerata non idonea all’orale. In tale evenienza bisogna risostenere lo scritto, ex novo, a Dicembre dell’anno in cui si è sostenuto l’Orale. Tra una bocciatura dello scritto di Luglio e l’eventuale prova idonea per adire all’orale, passa un anno di VITA. Spesso gli Studi Legali durante il Praticantato, nonostante un obbligo deontologico, nonché in attesa delle prove d’esame, non corrispondono nulla al Praticante. Il Praticante, in sintesi, si ritrova per anni in balia di questo esame senza alcuna protezione previdenziale e contrattuale. Infatti, anche in occasione dell’ erogazione dell’Indennità dei 600 euro, il Praticante non avendo P.IVA e non essendo iscritto ad alcuna forma previdenziale, è rimasto privo anche di questa possibilità. LA SITUAZIONE E’ DRAMMATICA. Praticanti, anche con famiglie e figli, rimangono per anni in un LIMBO DANTESCO. Inoltre, spesso, lo scritto dell’esame di Stato viene predisposto su recenti tematiche giuridiche di estrema attualità. Per cui i Praticanti si trovano ad avere una preparazione universitaria insufficiente per affrontare detto Esame e si affidano a Corsi Privati che, arrivano a costare anche qualche migliaio di euro. In sintesi, se hai una famiglia facoltosa alle spalle, puoi permetterti il Corso più costoso e completo, viceversa, ciò non avviene. In realtà, nei 18 mesi di Pratica, oltre ad aver assistito ad un numero cospicuo di udienze, si è obbligati a frequentare anche una Scuola Forense dell’Ordine di appartenenza nonché a sostenere colloqui per ogni semestre completando il percorso con il colloquio finale. Per cui alla Scuola Forense si sommano ulteriori Corsi a pagamento per affinare la propria capacità di affrontare ogni tema giuridico. L’esame scritto strutturato in un Parere di Diritto Civile, un Parere Penale e un Atto Giudiziario, non ha alcune attinenza con la professione forense. La professione forense, ad oggi, è molto complessa e si apprende con un’estenuante studio e pratica. L’orale prevede, inoltre, la preparazione di 6 materie preparate nei 2 mesi estivi. Ben 6 Diritti, affrontati già nel percorso universitario. Ricordiamo che, come nel mio caso, chi proviene da un percorso di Laurea Magistrale ha già conseguito una quarantina di esami universitari. Ma viepiù. Nel mio caso specifico, mi sono ristrutturata, con grandi sacrifici della mia famiglia, il magazzino di mobili d’antichità di mio padre. Mi sono aperta una partita IVA e, dopo i 18 mesi di pratica, con il Patrocinio ante Riforma della L.247/2012, ho affrontato in autonomia cause sotto il limite previsto dalla Legge Carotti. Mi sono, inoltre, iscritta a Cassa Forense pagando, ogni anno, la Contribuzione Minima pari a 1524,50 euro annui. Sono ben 4 anni che, lavoro in autonomia e, nell’ottobre dell’anno corrente mi scadrà in patrocinio per cui ritornerò un Praticante semplice. Mi sono creata, dal nulla, la mia clientela e la mia attività si è incentrata su tematiche di Diritto del Lavoro e nello specifico nel Diritto Previdenziale con Ricorsi Giudiziari patrocinati, in autonomia, ex. 700 c.p.c, 414 c.p.c e 442 c.p.c. Ho vinto numerose cause e, ho visto la gioia dei miei assisti che, hanno ottenuto la propria agognata Pensione. Dopo un estenuante studio, la mia attività si è incentrata su gravi problematiche previdenziali afferenti alla Gestione INPS, INPDAP ora INPS e, anche Cassa Private (INARCASSA). Ora, dopo aver superato già lo scritto, sono ancora in attesa delle correzioni dello Scritto di Dicembre, con tempistiche non note, vista l’emergenza COVID-19. Siamo giovani, abbiamo diritto ad una tutela, abbiamo il diritto a contrarre un mutuo ed abbiamo diritto ad avere una famiglia. I tempi di questo Esame devo essere semplificati e le competenze saggiate, in tale sedi, devono essere afferenti alla professione in concreto. Siamo giovani (ormai trentacinquenni) che, hanno il diritto ad esercitare tale professione, tanto amata, dopo una vita di sacrifici, nostri ( io ho sempre lavorato durante il periodo universitario) e dei nostri genitori che, hanno investito una vita di risorse economiche nel nostro percorso di studi. Diventare avvocato, lo dobbiamo alle nostre famiglie. Siamo un esercito di 40.000 giovani. Il mondo del lavoro, al di fuori della Professione Forense, è saturo ed è molto difficile trovare occupazioni stipendiate, infatti, Banche ed Assicurazioni tagliano posti di lavoro. Rimane vitale riconoscere il titolo in tempi brevi e certi, come molte altre importanti professioni, vedi Esame di Stato per l’iscrizione all’Albo dei Farmacisti e degli Ingegneri. Questo Esame deve essere riformato! I giovani meritevoli devono essere premiati in tempi rapidi! E siamo in MOLTI…(Dott.ssa Zapparoli Valentina del Foro di Rovigo)