IL DISTURBO PSICOPATOLOGICO MAGGIORMENTE EMERSO DURANTE IL COVID-19

IL DISTURBO PSICOPATOLOGICO MAGGIORMENTE EMERSO DURANTE IL COVID-19

Durante l’isolamento obbligatorio in casa che continua a tempo indeterminato, sono molti i soggetti che, nonostante abbiano una famiglia con la quale trascorrere le giornate, vivono una sorta di isolamento psicologico latente, sperimentando un malessere che non riescono a leggere o che non vogliono leggere.
Molti individui non riescono ad adattarsi alla nuova vita, causata dall’emergenza sanitaria, e vivono attanagliati in un’angoscia che a stento riconoscono.
Determinate persone presentano una molteplicità di sintomi: devono “fare” qualcosa tutto il giorno, hanno difficoltà nel prendere sonno la notte e si svegliano molto presto, hanno l’esigenza di dover lavorare anche quando il lavoro va scemando, passano molto tempo di fronte il cellulare ed il pc.
Sono quelle persone che, prima che si verificasse l’esistenza del virus Covid19, vivevano per il lavoro, mettendo dentro di sé, al secondo posto gli affetti più cari e che hanno sempre fatto a meno della sfera amicale, perché non considerata; queste persone dedite principalmente al mondo del lavoro vivono un distacco dalla realtà nonostante abbiano messo in piedi una vita di facciata; ma l’input principale è sempre “la sete di successo”.
Questa tipologia di soggetti vive un distacco dall’ambiente che li circonda, una difficoltà nel provare sentimenti autentici nei confronti delle persone e non riesce a mantenere rapporti amicali a lungo tempo ed inevitabilmente creano il distacco con il prossimo, con una discussione o con una litigata immotivata creando finte accuse nella propria testa, generando rabbia e senso di vendetta.
Determinata alterazione dell’equilibrio psichico genera un’alterazione del flusso ideico con un’alterazione dei nessi associativi e porta una vulnerabilità in condizioni di stress particolarmente accentuato, in special modo in questo periodo in cui vi è la costrizione forzata e questi soggetti devono “ripensare” il proprio lavoro ed il proprio ruolo.

(Dr. ssa Alessia Micoli Psicologa Criminologa)

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Redazione

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