ESISTE UNA DIFFUSA ILLEGALITA’ DA PARTE DI ALCUNI ARMATORI NEI CONFRONTI DI MARITTIMI A TURNO PARTICOLARE IMBARCATI E CHE ALL’ATTO DELLO SBARCO VENGONO CANCELLATI DAL TURNO PARTICOLARE E RIMESSI A TURNO PARTICOLARE ALL’ATTO DELL’IMBARCO- ANCHE I MEDICI DI BORDO CHE NAVIGANO DA ANNI RIMANGONO A VITA MEDICI SUPPLENTI.
Si stanno verificando da anni comportamenti poco corretti da parte di molti armatori nei confronti dei loro marittimi iscritti a turno particolare. Infatti, accade che ogni marittimo all’atto dello sbarco per avvicendamento per usufruire del riposo a casa viene cancellato dal turno particolare e rimesso a turno all’atto dell’imbarco. Questo comportamento di molti armatori segna numerose scoperture contributive nei vari periodi di riposo dall’inizio del rapporto di lavoro e quindi sono danni patiti dai marittimi collocati a ripos, danni che è facile dimostrare con un semplice estratto contributivo da richiedersi all’INPS. Detti comportamenti si ripercuoto anche sul TFR (trattamento fine rapporto). Si traducono, anche, in omissione contributiva da parte dell’armatore. Al marittimo sbarcato, l’INPS non gli riconosce l’indennità di disoccupazione perché risultano a turno particolare con la compagnia di navigazione. Fatto ancora più stupefacente è che nessun organo sindacale o Ufficio del Collocamento Marittimo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera – si sia mai accorto di questo modus operandi. Stesso discorso per i medici di bordo che navigano da anni, venendo considerati medici supplenti e, pertanto costretti ogni volta ad attendere la chiamata dall’Ufficio di Collocamento Marittimo. Tutto questo, anche se alcuni armatori hanno il doppio Registro Internazionale ed usufruiscono di agevolazioni fiscali da parte dello Stato di bandiera ed, alcuni di essi usano questi escamotage per evitare di versare i contributi pensionistici e risparmiare una parte del TFR (trattamento fine rapporto) con il personale collocati a riposo a casa. E’ evidente che è necessario individuare una corretta prassi da seguire per il personale a Turno Particolare che vengono collocati a riposo a casa. Infine, regolarizzare la posizione dei medici di bordo che pur con molti anni di navigazione, risultano sempre Medici di bordo supplenti.