IRREGOLARITÀ A BORDO DELLA NAVE “LORD JOY”: BLOCCATA NEL PORTO DI OLBIA di Angelo RUBERTO

IRREGOLARITÀ A BORDO, LA NAVE “LORD JOY” BLOCCATA AL PORTO INDUSTRIALE DI OLBIA DAL TEAM DEGLI ISPETTORI PSC DELLA CAPITANERIA DI PORTO –  GUARDIA COSTIERA

Gli ispettori PSC della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Olbia, diretti dal Capitano di Vascello Maurizio Trogu – Capo del Compartimento e Direttore Marittimo, nell’ambito dei controlli a bordo delle navi battenti bandiera estera che approdano nel porto di Olbia (Port State Control), ha sottoposto a visita ispettiva nella giornata di ieri la nave da carico “Lord Joy” battente bandiera Belize ormeggiata dal giorno 3 marzo scorso al molo industriale “Cocciani” di Olbia. A seguito dell’ispezione sono emerse gravi irregolarità a bordo della nave che hanno determinato l’emissione di un provvedimento di detenzione, cioè la nave non potrà lasciare il porto di Olbia  fino alla rimozione delle irregolarità. L’unità di 3957 tonnellate di stazza lorda, adibita al trasporto di marmo, proviene da Alicante (Spagna) ed è diretta a Port Said (Egitto). Gli ispettori PSC della Guardia Costiera hanno riscontrato gravi carenze relative all’apparato motore ed alle relative procedure di manutenzione tali da rendere la nave mercantile al di sotto degli standard minimi di sicurezza richiesti dalla normativa internazionale. La nave è attualmente ferma in banchina al porto industriale e vi rimarrà in stato di detenzione fino alla rettifica di tali gravi carenze. Il controllo dello Stato di approdo (in inglese: Port State Control, in sigla PSC) è l’attività di ispezione svolta dalle autorità portuali ( In Italia dal personale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera) sulla verifica di conformità delle navi mercantili e la loro rispondenza agli standard minimi di navigazione e sicurezza imposti dalle convenzioni internazionali dell’Organizzazione marittima internazionale (IMO) e dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO). L’attività, come detto, in Italia  viene svolta dal personale dalle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera –   debitamente formato ed autorizzato quale ispettore PSC, dislocato tra i diversi Comandi territoriali ubicati nei porti maggiormente interessati da traffico mercantile ed organizzato in “Nuclei Port state Control” che fanno capo ai servizi di coordinamento PSC istituiti a livello di Direzione Marittima e ad un Coordinatore Regionale del servizio. Le principali normative internazionali, comunitarie e nazionali di riferimento sono dell’attività ispettiva sono:  Convenzioni internazionali elaborate in sede IMO ed ILO;  Testo, istruzioni e circolare del c.d. Paris Memorandum of Understandingimportante accordo regionale finalizzato a garantire politiche comuni relative alle ispezioni per l’Europa e l’Atlantico del Nord, firmato a Parigi il 26 gennaio 1982 e che riunisce 27 Autorità Marittime europee e non e di cui l’Italia fa parte fin dalla sua costituzione;  Direttiva 2009/16/CE – recepita in Italia con il decreto legislativo n. 53 del 24 marzo 2011, “Attuazione della direttiva 2009/16/CE – relativa all’attuazione di norme internazionali per la sicurezza delle navi che approdano nei porti comunitari e che navigano nelle acque sotto la giurisdizione degli Stati membri” e che impone agli Stati comunitari l’adempimento di precisi obblighi ispettivi all’interno del “Nuovo Regime Ispettivo” – regime atto a garantire l’effettuazione del maggior numero di ispezioni delle navi che approdano nei porti europei, tenendo conto di un’equa ripartizione dell’impegno globale di controllo tra gli Stati membri (c.d. Fair Share), e dando priorità alle navi che presentano un profilo di rischio più elevato.​

 

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