- l’istituzione di un osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie.
- stabilisce pene aggravate per i casi di lesioni personali gravi o gravissime cagionate a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o a incaricati di pubblico servizio, nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni o del servizio presso strutture sanitarie o socio-sanitarie, pubbliche o private. Gli aggressori rischiano la reclusione da 4 a 10 anni per lesioni gravi e da 8 a 16 anni per lesioni gravissime, con un aggravamento di pena rispetto agli stessi reati (articolo 583 del Codice penale) puniti con il carcere da 3 a 7 anni per lesioni gravi e da 6 a 12 per quelle gravissime.
- inserisce tra le circostanze aggravanti comuni del reato l’avere commesso il fatto con violenza o minaccia in danno degli esercenti le professioni sanitarie o socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni.
- esclude, nei casi in cui siano commessi con violenza o minaccia in danno dei soggetti summenzionati nell’esercizio delle loro funzioni, i reati di percosse e lesione personale dall’ambito delle fattispecie punibili solo a querela della persona offesa.
Per il Ministro della sanità, Roberto Speranza: “Oggi dal Senato è arrivata una prima importante risposta con voto all’unanimità. È la strada giusta su cui continuare a lavorare”