TRENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA GUARDIA COSTIERA: 1989 – 2019

 

Le capitanerie di porto – Guardia costiera sono un corpo specialistico della Marina Militare italiana e svolgono  compiti relativi agli usi civili del mare, con funzioni di guardia costiera, quest’ultima istituita con decreto interministeriale (Ministro della Marina Mercantile di concerto con il Ministro della Difesa – Ministri: Prandini/Zanone) dell’8 giugno 1989, quale articolazione operativa delle Capitanerie di porto, costituita dall’inglobamento dei reparti aeronavali preesistenti.  Art. 1 del Decreto Interministeriale: ” I reparti del Corpo delle capitanerie di porto svolgenti compiti tecnico operativi in materia di assistenza, di sicurezza della navigazione, di soccorso, di polizia marittima e demaniale, nonche’ di vigilanza, anche ai fini della prevenzione e della repressione degli inquinamenti, sulle acque marittime interne, sul mare territoriale e sulle aree marine soggette alla giurisdizione dello Stato in base alla normativa internazionale, costituiscono, ai fini del loro impiego coordinato, la “Guardia costiera”, articolazione del Corpo delle capitanerie di porto, alle dirette dipendenze organiche e operative dell’Ispettorato generale del Corpo stesso”. Il  Corpo, svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale di altri Ministeri, tra i quali il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio​ e del mare, e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali,  che si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche. Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali. Il corpo è formato a livello periferico da 15 Direzioni Marittime, 55 Capitanerie di porto, 51 Uffici Circondariali Marittimi, 128 Uffici Locali Marittimi e 61 Delegazioni di Spiaggia. Fondamentale fu per il corpo la legge n. 979 del 31 dicembre 1982 “Disposizioni per la difesa del mare” che determinò lo sviluppo di un servizio di protezione dell’ambiente marino, finalizzato soprattutto al contrasto degli inquinamenti in mare, non solo attraverso attività di controllo a terra e in mare ma anche con il telerilevamento aereo. Con tale legge di fatto nasce la componente aerea del Corpo: nel 1988 furono, infatti, acquisiti i primi quattro velivoli della linea della linea Piaggio P166 – DL in versione SEM (Sorveglianza Ecologica Marittima). Vennero introdotte all’interno del Corpo nuove figure professionali – quali piloti, specialisti aeronautici e operatori di volo – e venne istituito il 1° Nucleo Aereo di Guidonia (trasferito poi a Sarzana), seguito dai Reparti Volo di Catania (1990) e Pescara (1991). AUGURI ALLA GUARDIA COSTIERA!

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Redazione

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