I SINDACI DELL’UNIONE RENO GALLIERA SCRIVONO A CONTE

LETTERA dei sindaci dell’Unione Reno Galliera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. I primi cittadini dei comuni dell’Unione Reno Galliera , ritengono – a ragione – che i “Piccoli comuni sono svantaggiati” dopo l’emanazione delle norme contro la diffusione del virus covid19,  relative al mese di dicembre e periodo natalizio in particolare. Chiedono al governo di consentire ai cittadini nei giorni  del 25, 26 dicembre e 1 gennaio lo spostamento almeno a livello provinciale per non penalizzare troppo cittadini ed imprenditori.

“Gentile Presidente Conte,
Come Sindaci fin dal primo giorno di questa terribile emergenza siamo impegnati a lavorare affinché nelle nostre comunità venga assicurato il massimo rispetto dei provvedimenti presi da governo e regione.  Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo certi che solo mantenendo uno spirito di unità e collaborazione tra istituzioni a tutti livelli sarà possibile uscire da questo momento difficile, che mette alla prova da mesi i cittadini e le imprese del nostro paese. Alla luce però delle restrizioni previste per le giornate del 25, 26 dicembre e 1 gennaio, con il divieto di uscire dal proprio comune, non possiamo evitare di sottolineare come i piccoli comuni, come quelli da noi amministrati, vengano posti in una condizione di enorme svantaggio rispetto alle realtà più grandi. Questo vale per i cittadini, e condividiamo quanto dichiarato dal Presidente Bonaccini rispetto alla ricaduta sul piano sociale che questo comporta, e ancora di più vogliamo sottolinearlo per le attività economiche quali le attività di ristorazione che in quelle giornate potrebbero vedere, pur solo a pranzo, la possibilità di lavorare dopo settimane di chiusura o comunque di riduzione drastica della possibilità di lavorare.  L’Unione Reno Galliera, che insieme amministriamo, è composta di 8 comuni, 6 dei quali con meno di 10.000 abitanti.“ Comuni confinanti, in un territorio omogeneo, in alcuni casi senza soluzione di continuità tra l’abitato di un comune e quello del comune accanto. Un nostro concittadino che non può spostarsi per raggiungere, magari a poche centinaia di metri, i genitori in un comune accanto ed un ristorante che non può ricevere clienti se non residenti nella piccola comunità in cui si trova subiscono una grossa diseguaglianza rispetto a cittadini e imprenditori che vivono in grandi centri, come la città di Bologna, nostra confinante, i cui cittadini si potranno legittimamente spostare in un territorio di 140 chilometri quadrati. Le chiediamo di prendere in considerazione le nostre ragioni, che sono quelle di migliaia di piccoli centri, e rivedere questo punto specifico, consentendo, pur nel rispetto totale delle norme in vigore e delle raccomandazioni per contrastare la diffusione del contagio da covid 19, lo spostamento su base provinciale in quelle giornate, garantendo per i cittadini dei piccoli comuni le stesse possibilità di coloro che vivono in centri più grandi ed alle attività di ristorazione di ricevere clienti, eventualmente con una prenotazione dimostrabile, anche provenienti da altri comuni, non penalizzandoli rispetto ad altri loro colleghi. Certi che vorrà prendere in considerazione le nostre richieste, Salutiamo cordialmente”“
Firmato: Claudia Muzic – Sindaco di Argelato, Erika Ferranti – Sindaco di Bentivoglio, Alessandro Erriquez – Sindaco di Castello D’Argile, Belinda Gottardi – Sindaco di Castel Maggiore, Stefano Zanni – Sindaco di Galliera, Luca Borsari – Sindaco di Pieve di Cento, Paolo Crescimbeni – Sindaco di San Giorgio di Piano e Claudio Pezzoli – Sindaco di San Pietro in Casale“ 

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