Riceviamo e pubblichiamo, le riflessioni del dott. Angelo Marrocchella su questo periodo. Vi spiego una cosa “semplice semplice”. Da giorni sento giustamente gente abbastanza confusa con affermazioni del tipo: “Io pago le tasse”. Le paghiamo tutti le tasse! Sia lavoratori dipendenti che lavoratori autonomi. I servizi sono rivolti a tutti, senza alcuna distinzione. Il fatto che la sanità italiana pubblica garantisca un servizio pubblico e gratuito a tutti i cittadini non significa che in momenti come questo sia sempre impeccabile. Nessun servizio al mondo lo è. L’efficienza e l’efficacia di un servizio dipende anche dalla condotta di ognuno di noi. “Non si muore solo di Covid!!!” GIUSTISSIMO! Se partiamo da un SSN efficiente perché adattato alla popolazione e ai problemi di salute questo si modificherà in casi di calamità o eventi straordinari come può essere un periodo pandemico che andrà inevitabilmente a dover riadattare L organizzazione sanitaria sulla base delle potenziali evoluzioni che comporterebbero danni irreversibili alla COLLETTIVITÀ ma anche su base secondaria alla PRIORITÀ DEI RISCHI POTENZIALI che potrebbero ad un sistema di non essere più in grado di garantire quel servizio alla COLLETTIVITÀ. Attenzione stiamo parlando di SALUTE. Cosa che appartiene a tutti noi e che vorremmo preservare e conservare il più a lungo possibile con una qualità il più possibile equilibrata. La fase 4 tanto parlata in questi giorni indica esattamente questo: “ ULTIMA FASE IN CUI IL SISTEMA SANITARIO È AL COLLASSO E LA PANDEMIA È FUORI CONTROLLO”. Questo cosa significa? Che messaggio ci manda? Ci porta a riflettere su cosa? Siamo a rischio di non aver più un diritto costituzionale come la Salute che rappresenta un’esigenza primaria di ogni singolo individuo. Sono tante le sfumature e gli argomenti da poter affrontare come ad esempio che gli ospedali acquisiscono dallo Stato, dalle Regioni (SSR) e quindi da noi (tasse) quote per ogni malato in generale… non parliamo di Coronavirus solo eh! Parliamo di qualsiasi patologia anche cronica che comporta cure farmacologiche, interventi chirurgici, gestione extraterritoriale ad esempio. Cure molto costose che vengono passate GRATUITAMENTE A TUTTI GLI AVENTI DIRITTO! (Vedi ad esempio ESENZIONI per patologie croniche, per età e/o reddito, Invalidi ecc…. . Un paziente affetto da tumore o da HIV, piuttosto che da malattie rare, NON PAGA LE CURE…. costosissime fra l’altro. Il nostro ragionamento non deve essere egoistico dicendo che paghiamo le tasse, perché siamo tenuti a contribuire ad un sistema che affronta ogni giorno elevatissimi costi sia fissi che variabili con punti equilibrio e di incontro (BEP ad esempio) che fanno bilancio. E fidatevi che si parla di miliardi. Miliardi che non sborsiamo di tasca nostra ma collettivamente con le tasse e con grandi contributi dello stato e delle regioni. Come quando facciamo la colletta per un grande regalo ad un nostro amico per il suo compleanno ad esempio. Un pz in terapia intensiva costa in media 2500€/3500€ al giorno. Cosa facciamo ELIMINIAMO IL DIRITTO ALLA VITA E ALLA SALUTE? In terapia intensiva si va anche nel post operatorio per avere un’osservazione che necessita di tecnologie milionarie che in reparti ordinari non ci sono. Il punto di tutto questo papiro è che il sistema salute è un sistema estremamente complesso è i professionisti che ci lavorano non sono di certo professionisti improvvisati. Vedere infermieri o medici o qualsiasi altro Sanitario a contatto con la malattia, la sofferenza e il malato tutti i santi giorni, ad esempio che scherzano o magari hanno quell’aspetto rigido, autoritario con i pazienti o fra loro si chiama se vogliamo parlare in termini psicologici risposta di attacco o fuga ed è un ‘sistema di sicurezza’ plasmato dall’evoluzione. Quando percepisci una minaccia scatta la risposta attacco o fuga. RIMODULAZIONE EMOTIVA. SOPRAVVIVENZA. Si fa tutto il possibile fino alla fine a prescindere dalla vostra e nostra rabbia, a prescindere da ciò che pesiamo. Il Nostro obiettivo è curare e prendersi cura della salute di tutti noi. ELIMINIAMO IL GIUDIZIO CHE PORTA SOLO A CREARE RABBIA E AD ABBASSARE ANCHE LE DIFESE IMMUNITARIE. Bisogna ringraziare che se qualcuno sta male c’è un servizio sanitario pronto a curarti anche con le difficoltà che stiamo affrontando. Ma ci siamo. Certo è che c’è sempre da migliorarsi. Ma bisogna partire sempre da noi stessi. Il miglioramento risponde in primis a noi stessi. Intanto io RINGRAZIO che se mi dovessi ammalare posso fare affidamento ad un sistema sanitario che è presente comunque. (Dott. Angelo Marrocchella INFERMIERE, Istituto Ortopedico Rizzoli – Bologna )
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