L’ITALIA CHE MERITA: VICINI A VENEZIA E MATERA

 

 

 

 

 

 

 

 

In questi giorni diverse regioni del nostro Paese si trovano a fronteggiare la furia degli effetti dei cambiamenti climatici: lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare, le inondazioni, le precipitazioni sempre più frequenti ed intense. Venezia, gioiello indiscutibile di arte e architettura, paga lo scotto delle maree. Maree influenzate dal moto della luna e dal sole che fanno oscillare il livello del mare, il cui effetto è potenziato da venti e fenomeni meteorici che intervengono ad alterare in modo notevole la componente astronomica delle maree. E’ senza dubbio la conformazione del Mare Adriatico, a far sì che il vento di scirocco proveniente da sud-est produca un accumulo di acqua a nord, in prossimità della laguna. La “scontraura”, la convergenza di correnti marine provocate da venti da nord-est e sud-est, è un fenomeno generato dalla concomitanza di diversi fattori, dall’intensità delle maree, anche dovute all’innalzamento dei mari, alla forza dei venti da sud e alle condizioni di bassa pressione; la subsidenza, un fenomeno tettonico che provoca il lento e naturale abbassamento del suolo: anche questo, come la “scontratura”, è un fenomeno naturale ma proprio come questa, i cui effetti sono amplificati da fenomeni atmosferici della cui efferatezza l’uomo è complice, così i cedimenti del suolo non sono solo figli di sorte fisiologica bensì effetti provocati dal continuo utilizzato di acque di falda a scopo industriale. Anche Matera, altro gioiello del nostro Sud, in questi giorni è stata protagonista di un disastro ambientale. La particolare posizione che la pone sulla parete di un profondo canyon, ha fatto si che la gigantesca massa d’acqua, dovuta alle avverse e straordinarie condizioni meteo, confluisse verso gli antichi rioni dei Sassi, facendo delle arterie principali dell’abitato, spaventosi torrenti in piena. La particolare intensità del fenomeno ha provocato danni ingenti all’intera popolazione. Meritocrazia Italia non lascia spazio ad alcuna strumentalizzazione, e sceglie di tacere sia sull’ambizioso progetto di barriere subacquee con cui Venezia ha inteso rispondere a tale sua debolezza, in parte naturale in parte generata dalla insaziabilità della mano umana; sia sulla necessità di intervenire con opere di protezione nella nostra capitale della Cultura. Meritocrazia Italia, oggi più che mai, si stringe al dolore, alla disperazione, al senso di impotenza di tutti coloro i quali in questi minuti scongiurano l’arrivo di una marea eccezionale annunciata e delle forti precipitazioni che tanti italiani stanotte sentiranno come dolce pioggerella autunnale.
Meritocrazia Italia questa notte veglierà.
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Redazione

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