MALTEMPO A BRINDISI. SERVIZI TECNICO – NAUTICI IN PRIMA FILA!

I servizi tecnico – nautici sono senza dubbio uno dei più importanti biglietti da visita di un scalo marittimo, uomini e mezzi disponibili H24 e, per  tutto l’anno. Per un porto disporre di servizi tecnico – nautici efficienti è fondamentale, non solo nella gestione  ordinaria delle attività portuali legate all’entrata, uscita e, movimento delle navi nel  porto, ma soprattutto  nei casi di emergenza, quali possono essere le avverse condizioni meteorologiche. Brindisi si è sempre distinta per la professionalità dei suoi servizi tecnico – nautici ed,  ha gestito negli anni emergenze anche di straordinaria rilevanza. L’ondata di maltempo  abbattutosi su Brindisi mercoledì 10 luglio,  senza  la grande professionalità degli uomini dei servizi tecnico – nautici del porto (Piloti, ormeggiatori e rimorchiatori) e, del personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera , avrebbe certamente causato danni ad persone  e cose di rilevante entità.  Di questo ne è consapevole il Comandante del Porto,  – Capitano di Vascello Giovanni Canu –  che esprime la sua soddisfazione per l’esito degli interventi posti in essere in ambito portuale: “Orgoglioso di questa comunità portuale, se non è accaduto nulla è per la grande professionalità di tutti gli operatori e mi riferisco ad ormeggiatori, piloti del porto, l’impresa dei rimorchiatori Fratelli Barretta, ma anche gli stessi agenti marittimi e il resto degli operatori, oltre che i miei uomini”. Nei picchi di maggiore intensità le raffiche di vento hanno raggiunto i 70-80 nodi, circa 160km orari (misurati a bordo di una nave che entrava in porto). Nella prima emergenza -racconta il comandante – un eurocargo che entrava in porto con il putiferio che si stava scatenando, e avrebbe avuto ridotte capacità di manovra è stato fatto tornare indietro dal pilota del porto con una manovra in retromarcia, che non è uno scherzo per un gigante del genere e con quel tempo. Contemporaneamente una nave della Tirrenia a Punta delle Terrare ha avuto il perfetto tempismo di interrompere le operazioni d’imbarco chiudendo il portellone. La furia del vento l’ha fatta scarrocciare al punto che si è rotto un ormeggio strappando via una bitta (in grado di reggere fino a 100 tonnellate). Il cavo ha poi abbattuto un palo che aveva in cima una telecamera. La nave ha poi perso un’ ancora sul fondo nel tentativo di non andare alla deriva. Durante la tregua del ciclone abbiamo studiato dove sistemare la nave che ha strappato gli ormeggi. Poi la seconda sbolinata in cui ha rotto gli ormeggi un’altra nave che era a Costa Morena. In questa fase si sono dimostrati una garanzia di sicurezza i rimorchiatori. Gli uomini dell’ impresa Fratelli Barretta, che hanno lavorato contemporaneamente 4 rimorchiatori impegnando anche un quinto nella fase finale, hanno dimostrato tutto il loro valore, sono una garanzia per la città””. Il Comandante Canu è convinto che:  “Un pontile a briccole  permetterebbe a tutti di lavorare più in sicurezza, garantendo altri 2 o 4 ormeggi sicuri. Per gli operatori del porto le briccole sono sinonimo di sicurezza. Durante il ciclone gli elementi perché si consumasse una tragedia c’erano tutti, sono stati gli uomini del porto a fare la differenza”. Nel 1998 io stesso, da Capo Sezione Tecnica della Capitaneria di Porto nel corso di una intervista, così mi esprimevo sui servizi tecnico – nautici del porto  “ fermo restando che il porto di Brindisi è complicato da gestire,  uno dei suoi tratti fondamentali  è l’affidabilità dei servizi tecnico-nautici, affidati ad organizzazioni il cui elevato profilo professionale, pari alla loro disponibilità è stata dimostrata durante la crisi albanese del 1997, quando la pronta e disinteressata assistenza a 47 navi stracariche di profughi non compromise mai la normale operatività del porto”. Non mi sbagliavo!

 

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Redazione

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