La tecnologia delle navi di nuova generazione richiede personale più preparato ed, gli ufficiali sia di coperta che di macchina italiani vengono scartati dagli armatori stranieri (o vengono demansionati) perché non hanno la laurea. Il solo diploma dell’istituto nautico, dunque, non è più sufficiente per gli ufficiali italiani per trovare un imbarco all’estero. Proprio in considerazione di questo, che parte a Genova il primo corso di laurea triennale, in inglese, che guarda alle innovazioni nella propulsione delle nuove navi, sia da carico che da crociera. Si chiama «Maritime science and technology» ed è destinato a formare tecnici nel settore marittimo «in grado di soddisfare gli standard per la formazione degli ufficiali a bordo delle navi mercantili a livello direttivo» spiega la brochure del Centro del mare dell’Università di Genova. «In Italia siamo indietro come livello professionale, per questo abbiamo deciso di lanciare questa nuova laurea che sarà solo in Italia, a Genova e a Napoli – dice Federico Silvestri, coordinatore pro tempore del corso di laurea -. Le navi e i loro impianti stanno diventando sempre più complessi, la propulsione elettrica è sempre più importante e non è più sufficiente la formazione che riusciamo a erogare come sistema Italia. Gli armatori, ad esempio il gruppo Carnival e V.ships, ci stanno chiedendo insistentemente di elevare il livello, perché gli ufficiali di macchina e di coperta non vengono più scelti in Italia proprio perché serve più competenza sugli impianti: Il gigantismo delle navi sta creando questa necessità». Il corso di laurea avrà due orientamenti: il «Deck» orientato alla conduzione della nave e Engineer and Electro-Technical per la gestione degli impianti di bordo.