CORTE di CASSAZIONE: NUOVO SITO

COMUNICATO STAMPA CORTE di CASSAZIONE: È online il nuovo sito istituzionale della Corte Suprema di Cassazione, raggiungibile al seguente indirizzo www.cortedicassazione.it . Il nuovo portale è stato realizzato, in coerenza con le “Linee guida per il design dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione” dal Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione – Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati in collaborazione con i vertici e le strutture della Suprema Corte. Il lavoro congiunto ha consentito di procedere ad una riorganizzazione del contenuto informativo, al fine di ristrutturare i contenuti e facilitare l’attività di ricerca da parte degli utenti, e ad una riprogettazione grafica per migliorare l’esperienza utente e i livelli di accessibilità ed usabilità del sito anche sui dispostivi mobili. Il sito offre un panorama completo su storia, ruolo, funzioni e obiettivi dell’organo di vertice della giurisdizione ordinaria in Italia. Le diverse aree tematiche quali news, comunicati, registri, sentenze, documenti, banche dati, guide e schede pratiche, consentono un facile accesso alle informazioni ed una navigazione più intuitiva e fluida da parte di professionisti e cittadini e saranno rese ancora più fruibili grazie alle critiche e alle proposte degli utenti e di coloro che accederanno al sito. Prosegue l’impegno a migliorare e semplificare l’esperienza web degli utenti della giustizia in Italia.

CORTE di CASSAZIONE: In Italia la Corte Suprema di Cassazione è al vertice della giurisdizione ordinaria; tra le principali funzioni che le sono attribuite dalla legge fondamentale sull’ordinamento giudiziario del 30 gennaio 1941 n. 12 (art. 65) vi è quella di assicurare “l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge, l’unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni”. Una delle caratteristiche fondamentali della sua missione essenzialmente nomofilattica ed unificatrice, finalizzata ad assicurare la certezza nell’interpretazione della legge (oltre ad emettere sentenze di terzo grado) è costituita dal fatto che, in linea di principio, le disposizioni in vigore non consentono alla Corte di Cassazione di conoscere dei fatti di una causa salvo quando essi risultino dagli atti già acquisiti nel procedimento nelle fasi che precedono il processo e soltanto nella misura in cui sia necessario conoscerli per valutare i rimedi che la legge permette di utilizzare per motivare un ricorso presso la Corte stessa.

Il ricorso in Cassazione: Il ricorso in Cassazione può essere presentato avverso i provvedimenti emessi dai giudici ordinari nel grado di appello o nel grado unico: i motivi esposti per sostenere il ricorso possono essere, in materia civile, la violazione del diritto materiale (errores in iudicando) o procedurale (errores in procedendo), i vizi della motivazione (mancanza, insufficienza o contraddizione) della sentenza impugnata; o, ancora, i motivi relativi alla giurisdizione. Un regime simile è previsto per il ricorso in Cassazione in materia penale. Quando la Corte rileva uno dei vizi summenzionati, ha il potere-dovere non soltanto di cassare la decisione del giudice del grado inferiore, ma anche di enunciare il principio di diritto che il provvedimento impugnato dovrà osservare: principio cui anche il giudice del rinvio non potrà fare a meno di conformarsi quando procederà al riesame dei fatti relativi alla causa. I principi stabiliti dalla Corte di Cassazione non sono, invece, vincolanti per i giudici, in generale, quando questi devono decidere cause diverse, rispetto alle quali la decisione della Corte Suprema può comunque considerarsi un “precedente” influente. In realtà, i giudici delle giurisdizioni inferiori si conformano alle decisioni della Corte di Cassazione nella maggioranza dei casi. Non è necessaria alcuna autorizzazione speciale per presentare un ricorso innanzi alla Corte Suprema.

Secondo l’articolo 111 della Costituzione ogni cittadino può ricorrere alla Corte di Cassazione per violazione di legge contro qualunque provvedimento dell’autorità giudiziaria, senza dover esperire alcun appello in materia civile o penale, o contro qualunque provvedimento che limiti la libertà personale.

Gli altri compiti della Corte: Alla Corte di Cassazione è anche attribuito il compito di stabilire la giurisdizione (vale a dire, di indicare, quando si crea un conflitto tra il giudice ordinario e quello speciale, italiano o straniero, chi abbia il potere di trattare la causa) e la competenza (vale a dire, di risolvere un conflitto tra due giudici di merito). La Corte di Cassazione svolge anche funzioni non giurisdizionali in materia di elezioni legislative e di referendum popolare per l’abrogazione di leggi. (Fonte: Corte di Cassazione – www.cortedicassazione.it)

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Redazione

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