Essere la compagna di un uomo che ha dei figli nati da una precedente relazione e/o unione implica il rischio di non essere accettati da questi ultimi. Oggi ci sono tante coppie che si trovano in questa situazione ed, anche se separazioni e divorzi sono all’ordine del giorno, i nuovi compagni non sono accettati dai figli nati dal rapporto precedente. La nuova compagna del papà incide, seppur involontariamente, sull’equilibrio del bambino e soprattutto infrange il sogno che mamma e papà possano tornare insieme. Queste sono le principali cause in cui i bambini non accettano la nuova relazione; non da meno ci possono essere discordanze tra la mamma e la nuova partner, articolate maldestramente in flessione sui bambini, per cui i ruoli vanno ben definiti e spiegati nel percorso che precede un giudizio una mediazione, una negoziazione. I bambini nel tempo, pur conservando sempre il desiderio che mamma e papà tornino insieme, riuscirebbero agevolmente a creare una relazione positiva con la nuova arrivata ma il senso di colpa nei confronti della madre, soprattutto quando quest’ultima ha subito la separazione, è un grosso ostacolo da superare. Quindi capita che i figli dimostrino un’ ostilità più o meno palese nei confronti della nuova compagna del padre. Tale ostilità può originare da varie cause: i figli potrebbero non essere pronti e maturi ad accettare una nuova presenza femminile al fianco dei padri memori dell’abitudine a vedere propria madre al suo fianco; oppure la gelosia dell’ex moglie si potrebbe riverberare sui figli creando crash con la nuova arrivata; puo’ anche intervenire un rifiuto del ruolo affettivo della nuova compagna. Ascoltare e osservare per comprendere i figli è fondamentale. I papà devono cercare di capire quali fra queste possibili cause elencate sono all’origine di quest’ostilità dei loro figli. Non bisogna mai dimenticare che i nuovi equilibri con i figli necessitano sempre di un approccio preventivo lì dove è possibile. Ed è per questo fondamentale immettere in ogni ricorso per separazione o divorzio, se sono presenti e già in corso nuove relazioni o quando verranno in essere, le cosiddette clausole di salvaguardia dei bambini che comportino una gradualizzazione nelle introduzioni delle figure dei nuovi partners ed abbiano in previsione sempre le priorità emotive dei bambini nella presentazione di nuove compagne. (Avv. Anna Maria Di Palma, Diritto della Famiglia, Diritto Minorile, Diritto Societario)
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