OCCHIONERO: Ho depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in merito alle procedure di avanzamento dei gradi per il personale al fine di evitare che i militari non percepiscano il trattamento economico accessorio spettante poiché legato indissolubilmente al grado che indossano. Si vuole evitare che le procedure amministrative debbano ricadere sul benessere economico delle donne e degli uomini in divisa e, di conseguenza, sulle loro famiglie. Sono certa che il ministero vorrà salvaguardare gli interessi economici del suo personale. Questa problematica è all’attenzione della Rappresentanza Militare che l’ha portata al tavolo del rinnovo contrattuale in corso durante gli incontri con l’Amministrazione. Non è accettabile che nel 2021 ancora assistiamo ad una burocrazia macchinosa e lacunosa dove a rimetterci è solo il personale militare. Non trovo corretto che le donne e gli uomini delle Forze Armate debbano rimetterci di tasca propria, perdendo tutti quegli incrementi stipendiali accessori legati al grado che, per colpa di un sistema lungo, non percepiscono. Faremo di tutto per sanare questa ingiustizia e ridare dignità economica al personale”
✅ TESTO INTEGRALE INTERROGAZIONE:
Interrogazione a risposta in commissione 5-07066 Presentato da OCCHIONERO Giuseppina testo di Venerdì 12 novembre 2021, seduta n. 594. OCCHIONERO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
Il personale militare ha un trattamento economico fisso e accessorio legato ai gradi rivestiti per i quali sono richiesti professionalità e adeguati standard di rendimento in servizio e i gradi e le promozioni si conseguono per alcune categorie attraverso l’anzianità maturata e per altre anche attraverso un sistema di avanzamento definito «a scelta», o per terzi, ovvero per valutazioni dei periodi utili a conseguire la funzionalità gerarchica del grado superiore. Gli avanzamenti tra i vari gradi e ruoli avvengono solo dopo la chiusura della documentazione caratteristica a fine anno, l’esame dei libretti personali dei militari da parte delle commissioni di avanzamento e successivamente inviati alla direzione generale per il personale militare per essere posti al vaglio della commissione di disciplina, al fine verificarne i requisiti di buona condotta che, altrimenti, inciderebbero negativamente sulla eventuale promozione al grado superiore. Infine, si procede all’emanazione dei decreti di avanzamento che permettono ai militari di indossare il nuovo grado e, quindi di aver diritto al relativo trattamento economico riferito alla promozione. Tale sistema di valutazione, ad avviso dell’interrogante farraginoso e burocratizzato, incide negativamente sul personale, in quanto il tempo necessario per espletare tutto l’iter illustrato, è in alcuni casi di circa tre anni dal giorno in cui si maturano i requisiti alla promozione fino a quello in cui viene conferita. Questo ritardo comporta una grave perdita del trattamento economico accessorio maturato durante il tempo di attesa, poiché questo viene elargito in base al grado rivestito al momento della prestazione lavorativa e, a parte gli straordinari, non viene rivalutato in fase di elargizione degli arretrati. Da circa tre anni la Rappresentanza militare ha chiesto di introdurre alcuni criteri meritocratici nel Fondo di efficienza dei servizi istituzionali che premiano la produttività dei gradi e qualifiche apicali del personale, ma questo incremento retributivo non viene percepito, in quanto, proprio a causa dei ritardi degli avanzamenti tra gradi, il personale, pur avendone diritto, in quanto ha maturato l’anzianità ma non rivestendo sulla spallina il grado, non può avere il quantum stanziato. Questo sistema di valutazione incide negativamente e pesantemente sul trattamento economico del personale sia nell’immediato e sia sulla maturazione della previdenza:
✅ Se intenda intraprendere ogni iniziativa utile volta a garantire l’attribuzione del nuovo grado al personale sottufficiale e graduato entro 9 mesi dalla data di maturazione del diritto in subordine alle successive valutazioni disciplinari che sono comunque in capo al valutando;
✅ Se reputi congruo il tempo che al momento viene impiegato per l’emanazione del decreto finale;
✅ Quali iniziative intenda assumere per evitare che il personale militare perda dei compensi monetari a causa delle lungaggini burocratiche attualmente in atto e in netta controtendenza con quanto il Governo sostiene in termini di velocizzazione burocratica, digitalizzazione della pubblica amministrazione snellimento delle procedure amministrative.
Giuseppina OCCHIONERO: Laureata in Giurisprudenza all’Università di Bologna, esercita la professione di avvocato a Termoli. Viene eletta consigliera comunale a Campomarino nel 2009 divenendo, nel 2011, assessore con deleghe alla Cultura e al Turismo. Alle elezioni politiche del 2018, viene eletta alla Camera dei Deputati, nelle liste di Liberi e Uguali nella circoscrizione Molise. Con la creazione del nuovo partito Italia Viva di Matteo Renzi, il 25 ottobre 2019 passa nel neonato gruppo parlamentare. All’interno degli organi parlamentari, fa parte della VIII commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici.