L’ORA DEI FATTI, NON DELLE PAROLE di Maria Concetta VALOTTA

NOTA di Maria Concetta VALOTTA: Chiusure e divieti, zone rosse, arancione, lockdown, riaperture contingentate, divieto di assembramento, coprifuoco; quanto abbiamo dovuto ampliare il nostro dizionario, diciamo arricchendolo di vocaboli che evocano scenari nefasti e torbidi. Ma milioni di persone, lavoratori, esercenti, liberi professionisti, attendono con fremente, per non dire angosciosa attesa, l’attuazione di altri concetti terminologici di recente acquisizione nel linguaggio comune, quali sussidi, sostegni economici, ricovery fund, ristori, etc etc. L’entrata in vigore del sospirato “Decreto Aprile” varato a giorni dal governo Draghi, sta predisponendo una nuova tranche di aiuti sotto forma di contributi a fondo perduto e nuove misure di sostegno economico a favore delle piccole e medie imprese, delle famiglie e dei lavoratori autonomi e liberi professionisti. Nel nuovo “Decreto Sostegni bis” si prevede un nuovo scostamento di bilancio, necessario per finanziare le nuove misure compensative ed ammonterebbe ad almeno 30 miliardi di euro. Il nuovo Decreto dovrebbe essere approvato tra la fine di aprile e gli inizi di maggio. Secondo quanto riportano le prime anticipazioni filtrate, il Decreto prevede indennizzi selettivi rispetto a quanto previsto dal Decreto Sostegni. L’obiettivo del Governo infatti è quello di venire incontro agli operatori economici maggiormente colpiti dalla crisi distruttiva conseguente alle misure di contenimento messe in atto allo scopo di contrastare il diffondersi del SARS Covid 19. Potrebbero essere previste delle misure salva-imprese al fine di dilatare i tempi delle procedure fallimentari e i concordati, concedendo più tempo alle imprese per assolvere agli adempimenti fiscali ed alle scadenze previste. Per quanto riguarda le misure a sostegno della liquidità delle imprese, sarà prevista una nuova moratoria su finanziamenti e mutui, probabilmente fino al 31 dicembre 2021. Sembra sarà prevista anche una proroga al blocco degli sfratti ed inoltre ci saranno nuovi indennizzi per i mancati incassi derivati dai canoni di locazione. Secondo alcune anticipazioni potrebbe essere attuato un “Bonus Affitto” sotto forma di credito d’imposta al 60% destinato alle attività che hanno registrato un notevole calo del fatturato dell’attività. Occorrerà naturalmente attenderne l’approvazione da parte delle Camere, per conoscere nel dettaglio le tanto agognate misure di sostegno che solo a patto arrivino in tempo reale, senza eccessive lungaggini, potranno lenire, in parte, l’economia sofferente di un Paese in ginocchio.

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REDAZIONE

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