ROMA BURLESQUE di Francesco PALOPOLI

ROMA BURLESQUE
Qui a Roma pensavamo di averle viste tutte riguardo alla protervia del potere, ed invece no, al peggio non c’e’ mai limite. La nostra amata sindaca Raggi, dopo aver cambiato in 4 anni 18 assessori, praticamente il 200% considerando che gli assessori capitolini sono 9, ha voluto superare se stessa e cambiarne altri due nell’ultimo anno del suo mandato, arrivando a 20. Virginia Raggi ha scelto chi prendera’ il posto del vicesindaco e delegato alla Cultura Luca Bergamo, che da ieri, insieme all’assessore al Commercio Carlo Cafarotti, e’ fuori dalla sua giunta. Se per il ruolo di vicesindaco la prima (si fa per dire!) cittadina ha scelto l’assessore alla Mobilita’ Pietro Calabrese, a guidare la Cultura capitolina sara’ un’esperta di burlesque, Lorenza Fruci, attualmente delegata alle Pari opportunita’ del Campidoglio con contratto part-time. Voi mi accuserete di essere troppo puritano nel sottolineare che sia stata nominata come assessore alla cultura di Roma una esperta e praticante di burlesque, che per chi non dovesse conoscere questo particolare spettacolo, e’ uno spogliarello compiuto in modo divertente. No, affatto! Dopo Cicciolina e Luxuria in Parlamento, le performance artistiche della signora Fruci appaiono quasi castigate in confronto, e poi, chi mi conosce abbastanza, sa che non sono mai stato un bacchettone, ma di vedute molto ampie e liberali riguardo all’erotismo in tutte le sue forme e manifestazioni. Ma poi, chi meglio puo’ rappresentare l’intera amministrazione Raggi di una spogliarellista allegra? No, non e’ il fatto che la signora Fruci sia una praticante del burlesque a farmi indignare e, diciamolo proprio, girare le palle, ma la particolarita’ che la stessa sia stata compagna di classe della sindaca Virginia Raggi. La scelta di puntare su un ex compagno di scuola e’ diventata una prassi tra i pentastellati. Maestro, in tal senso, e’ proprio Luigi Di Maio, il quale ha promosso e valorizzato numerosi compagni di scuola della sua Pomigliano d’Arco. La Raggi pare seguire lo stesso criterio “meritocratico”, se e’ un merito avere fatto le scuole insieme. Si, la tanto decantata “onesta’” del M5S, che additava con ignominia i favoritismi della vecchia politica, ha trasformato il nepotismo parentale in… favoritismo verso gli amici e compagnucci scolastici. Sia chiaro che la legge non proibisce l’impiego di amici o conviventi, ma nessuno riesce a convincermi che siano le stesse identiche collusioni e partigianeria deteriori, esattamente come Berlusconi, che ha nominato il suo avvocato Ghedini come deputato, facendo pagare a noi la sua parcella. Uguale uguale!!! P.S. mi domandavo giorni fa, ma qualcuno di voi sa qualcosa dello stadio della Roma a Tor di Valle, che l’amata sindaca aveva giurato sui mortacci sui, sarebbe sorto in tempi rapidissimi, piu’ bello e piu’ splendente che pria??? L’incendiario Nerone alla Raggi je fa ‘na pippa a du’ mani!

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Redazione

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