Lo psicologo giuridico all’interno del mondo inerente la giustizia può svolgere molteplici ruoli:
- ovvero quello di perito del Magistrato, all’interno del processo penale, per procedere a perizia psicologica sull’idoneità a rendere testimonianza di un minore presunta vittima di abuso; oppure procedere ad un’audizione protetta nella fase delle Indagini Preliminari o in fase dibattimentale,
- consulente tecnico di ufficio, all’interno del contesto civile, per proporre il regime affidatario migliore di minori, nei procedimenti di separazioni; oppure le valutazioni del danno (lutto, stalking, mobbing).
- consulente del Pubblico Ministero per effettuare delle audizioni protette di minori presunte vittime di abusi o di donne maltrattate.
- consulente tecnico di parte e limita la sua attività alla valutazione senza svolgere terapia.
Definizione Psicologo Forense e Giuridico
L’Ordine Nazionale degli Psicologi, facendo riferimento alla classificazione EUROPSY, definisce lo psicologo forense e giuridico come colui che si occupa “dei processi cognitivi, emotivi e comportamentali aventi rilevanza per l’amministrazione della giustizia, con riferimento alle persone intese sia come autrici di reato sia partecipanti al processo giudiziario in qualità di imputati, testimoni, parti lese, avvocati e giudici. […] Le applicazioni delle conoscenze e dei metodi di psicologia clinica al contesto giudiziario costituiscono un ausilio sia per l’emissione di sentenze sia per tutelare interessi di parte. Ci si riferisce, ad esempio, all’assessment e alla diagnosi psicologica, alla valutazione della pericolosità, dell’imputabilità e responsabilità penale di adulti e minori, alla valutazione e quantificazione del danno psichico ed esistenziale, al criminal profiling, alla valutazione di minori e del contesto familiare in casi di pregiudizio, all’assessment di minori autori di reato, alla valutazione dei minori e delle capacità genitoriali in casi di affidamento per separazione o divorzio, alla mediazione e risoluzione dei conflitti, alla valutazione per lo sviluppo di percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo di autori di reato”.
Linee guida Psicologo Forense e Giuridico
Inoltre il 17 gennaio 1999 sono state approvate dal Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana di Psicologia Giuridica a Roma dalla Assemblea dell’Associazione Italiana di Psicologia Giuridica a Torino le linee guida per lo psicologo forense; un documento che prevede diciassette articoli che specificano il ruolo ed il compito dello psicologo che espleta il proprio lavoro all’interno della psicologia giuridica.
Lo Psicologo Forense e Giuridico ed il minore
Quando lo psicologo giuridico lavora in un contesto in cui la presunta vittima è un minore, potrebbe succedere che possa affiorare in lui, un fenomeno di risonanza emotiva in quanto è inevitabile che all’interno di momenti di sofferenza che percepisce potrebbe innescarsi una compartecipazione emotiva.
A tal proposito lo psicologo esperto deve lavorare sulla propria autoriflessività, interrogandosi sul significato che attribuisce a quanto ascolta, concentrandosi sui propri coinvolgimenti emotivi in modo tale da non farsi trasportare dalla circostanza e mantenendo un atteggiamento neutrale.
Egli deve avere una “competenza conversazionale” che implica la capacità di adattare le proprie azioni linguistiche, a seconda delle situazioni incontrate, manifestando le proprie intenzioni e mostrando di aver capito quelle altrui.
(Dr. ssa Alessia Micoli – Psicologa Criminologa – Dottore di Ricerca in Medicina Legale e Scienze Forensi).