GUARDIA COSTIERA BARI: MELI LASCIA IL TIMONE DELL’ AUTORITA’ MARITTIMA

Con il pronunciamento della formula di rito da parte dell’Ammiraglio Ispettore Giuseppe Meli  “Ufficiali, Sottufficiali, marinai in nome del Capo dello Stato Voi  riconoscerete  quale Direttore Marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica, e quale Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del Porto di Bari l’Ammiraglio Vincenzo Leone”  ieri mattina  si è conclusa la solenne cerimonia del passaggio di consegne, alla presenza del Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone e del Comandante Marittimo Sud, Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello. La cerimonia, svolta nel rispetto delle misure imposte dall’emergenza sanitaria ancora in corso, ed alla presenza dei soli familiari dei rispettivi comandanti, ha visto la partecipazione di una ridotta aliquota di personale militare e civile della sede.  “TUTTO SCORRE, SIAMO AL PUNTO” così inizia il discorso di commiato dell’’Ammiraglio Meli: “Autorità militari, civili, religiose, gentili ospiti, colleghi, amici, grazie per essere intervenuti a questa cerimonia che, per me, non rappresenta semplicemente il rituale, già tante volte celebrato, del passaggio di testimone al Comando ma sancisce l’epilogo della mia vita professionale. Un affettuoso saluto, a nome mio e di tutto il personale, all’Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, la cui presenza ci onora ed inorgoglisce, rendendo concreta e tangibile testimonianza della sua vicinanza a questa Direzione marittima. Un caloroso saluto rivolgo all’Ammiraglio di Squadra Salvatore Vitiello, Comandante del Comando Marittimo Sud, la cui presenza impreziosisce questa cerimonia. Con riconoscente gratitudine, saluto le autorità, i gentili ospiti, la città di Bari che in questi anni mi ha onorato della sua stima e benevolenza, dimostrando l’affetto con cui da sempre guarda alla nostra Marina ed al Corpo delle Capitanerie di Porto.  Oggi si chiude per me non soltanto un intenso, fecondo e prestigioso periodo di Comando, ma, congedandomi dal servizio attivo, un’intera carriera nel Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. Tra poche ore, non senza emozione, riporrò nel mio armadio quest’amatissima divisa e, con essa, i ricordi luminosi ed indelebili di uno straordinario, entusiasmante viaggio professionale durato quarant’anni. Dunque, ben potete immaginare i sentimenti che vivono e si agitano ora nel mio cuore.  Quarant’anni sono ormai trascorsi da quando, per la prima volta, varcai la soglia di quel vero e proprio tempio delle istituzioni militari che è l’Accademia Navale di Livorno. Ebbe, allora, inizio la mia vita in servizio ed al servizio di chi col mare, dal mare e nel mare trova fonte di vita, di economia, di svago, di cultura. Quarant’anni di gioie, soddisfazioni e successi ma anche di difficoltà, preoccupazioni ed insuccessi, che ho sempre vissuto con l’intensità che nasce dalla passione per il proprio lavoro e la responsabilità che deriva  dalla consapevolezza del proprio ruolo. Quarant’anni di intensa attività, improntata sempre al desiderio di porsi al servizio della comunità e vicino alle esigenze concrete del cittadino, ad un impegno quotidiano finalizzato a stare al passo coi tempi nel rispetto delle tradizioni marinare ed a soddisfare le esigenze e le aspettative della portualità. Oggi potrei congedarmi da voi con un consuntivo dei risultati conseguiti nell’esercizio di incarichi e responsabilità assunti durante questo  lungo arco temporale. Ma non lo farò, preferisco tracciare un bilancio ideale e, per così dire, “morale” della mia attività di servizio. Voglio, pertanto, rammentare a voi ma, innanzi tutto, a me stesso che il senso più vero e profondo di questa lunga ed entusiasmante militanza consiste nella ferma consapevolezza di aver dato tutto me stesso, informando ogni mia azione e decisione ad un genuino spirito di servizio e ad un’incondizionata disponibilità all’impegno ed al sacrificio. Quell’impegno e quel sacrificio che, al di là degli esiti, conferiscono dignità a coloro che sono investiti di  doveri istituzionali. Consentitemi, al riguardo, di citare le illuminanti parole di Giovanni Falcone, di cui proprio tra qualche mese commemoreremo la tragica scomparsa: “Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana.” Lascio, dunque, l’incarico di Direttore marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica e di Comandante del porto di Bari e, con esso, il servizio attivo nel Corpo  delle Capitanerie di porto – Guardia costiera. Un’istituzione viva, dinamica, unica nel suo genere, che oggi si pone come una riconosciuta Eccellenza del nostro Paese. Un’organizzazione capace di ascoltare, comprendere le reali esigenze, offrire un servizio efficiente, contribuire al processo di sviluppo dei porti e dell’economia. Non starò a dirvi cosa si agita nel mio cuore in questo momento, non ce n’è bisogno, voi potete comprenderlo. Ma l’emozione non può impedirmi di formulare alcuni doverosi e sentiti ringraziamenti.  Un caro saluto voglio porgere, innanzi tutto, a tutti i rappresentanti della “grande famiglia del Porto di Bari” e mi rivolgo, in special modo, ai servizi tecnico – nautici, agli agenti marittimi, ai terminalisti, ai lavoratori delle imprese portuali ed a tutti coloro che vivono sul mare e del mare. Ringrazio il Signor Sindaco di Bari per la particolare e costante attenzione riservata alla Guardia Costiera. Ho avvertito ed apprezzato, in questo arco di tempo, l’assiduo e convinto sostegno istituzionale ed amministrativo dell’amministrazione  comunale, da lui mirabilmente rappresentata. Ringrazio la Signora Prefetta di Bari, ineludibile punto di riferimento per l’intera collettività della Provincia, alla quale va il mio più deferente saluto e profonda riconoscenza, per la sua autorevole guida morale, frutto di una non comune sensibilità umana ed istituzionale. Un caloroso ringraziamento rivolgo a Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe SATRIANO, per la vicinanza e la solidarietà offerte alla Capitaneria nella sua instancabile opera pastorale.  Saluto e ringrazio l’Autorità giudiziaria per la benevola considerazione, la paziente disponibilità, la puntuale azione di stimolo riservate in ogni occasione al personale della Capitaneria di Porto, che ha potuto così operare con maggiore incisività e tempestività, con la consapevolezza di poter sempre contare sulla serena, competente professionalità del Signor Procuratore della Repubblica e dei suoi validissimi sostituti. Non posso non menzionare il presidente dell’Autorità Portuale, a cui rivolgo un fraterno grazie ed un sincero auspicio, affinché il porto di  Bari possa, con il suo mandato e forte della sua passione e della sua professionalità, continuare a confermare gli straordinari trend di crescita post-pandemici e sviluppare, in sintonia con i servizi tecniconautici, gli operatori e le organizzazioni sindacali, i traffici che la città e le intelligenze imprenditoriali ed armatoriali meritano. Ai Signori Sindaci dei comuni rivieraschi un dovuto, pubblico riconoscimento per la collaborazione offerta con generoso slancio, che ha reso il litorale costiero sempre più rispondente alle accresciute esigenze  dell’utenza diportistico-balneare. A loro un plauso per l’amore, l’attenzione e l’efficiente organizzazione nella gestione del demanio marittimo. Al signor Questore, ai signori Comandanti Regionali e Provinciali delle Forze Armate e di Polizia, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale, della Polizia Provinciale e della Polizia Municipale, ai quali mi lega un sentimento di profonda, fraterna stima per la professionalità e dedizione manifestate in ogni circostanza, va il mio incondizionato apprezzamento per lo sforzo  sinergico profuso in questi anni, sublimazione di quello spirito di leale collaborazione istituzionale che consente il miglior perseguimento dell’interesse pubblico. Alle Associazioni Combattentistiche e d’ Arma ed all’Associazione nazionale MARINAI D’ITALIA, per il prezioso contributo che quotidianamente offrono con la testimonianza di un patrimonio esemplare di valori ed ideali, che incarnano quel passato senza il quale non ci può essere comprensione del presente né proiezione verso il  futuro, giunga la mia più ammirata deferenza. Agli organi di informazione un sincero, compiaciuto apprezzamento per la leale collaborazione che, attraverso rappresentazioni lucide ed obiettive, ha fatto emergere, oltre ad una spiccata professionalità, i valori migliori che una stampa libera ed indipendente possa esprimere. A voi tutti, ufficiali, sottufficiali, graduati e marinai ed al personale civile della Direzione marittima e della Capitaneria di porto di Bari, giungano i sensi della mia più profonda gratitudine. “L’equipaggio è nulla senza il suo comandante ma il comandante è nulla senza il suo equipaggio”. Gli straordinari risultati conseguiti sono semplicemente il frutto della vostra incondizionata abnegazione e del vostro diuturno impegno. Essere stato per (quasi) cinque bellissimi anni il vostro Comandante, oltre ad essere motivo di legittimo orgoglio, è stato un grandissimo onore ed un vero privilegio che serberò per sempre come inestimabili doni. Consentitemi infine un grazie speciale alla mia famiglia, a mia moglie Rosaria ed ai miei figli Valentina e Antonio, che da sempre  mi supportano nelle sofferte scelte di vita, diretta conseguenza di questa splendida professione, ed a cui chiedo perdono per le lunghe assenze e per il tempo che non ho potuto dedicare loro. All’Ammiraglio LEONE, brillante ed integerrimo Ufficiale, collega ed amico stimatissimo, che mi succede oggi nell’incarico, l’augurio più affettuoso di ogni successo ed auspicato traguardo professionale, certo che godrà del vostro generoso e convinto sostegno così da condurvi ad ulteriori e sempre maggiori affermazioni e riconoscimenti. 19 Non indugio oltre. E’ veramente giunto il momento di lasciarvi. A voi tutti i miei più calorosi saluti ed i più sentiti ringraziamenti. Buona vita a tutti!”

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Redazione

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