RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE: RIFLESSIONI di Cesare FOSSATI

La legge di riforma del processo civile approvata costituisce una svolta nella tutela dei diritti delle persone minori ovvero adulte, titolari di diritti fondamentali alla vita privata e familiare. Questo settore del diritto da tempo reclamava l’unificazione in una sola autorità delle competenze dei diversi organi; regole uniformi quanto al processo e la specializzazione degli operatori coinvolti. Dal punto di vista del processo, la legge consente di unificare i differenti riti che si trovano applicati nelle aule di giustizia: il nuovo processo di famiglia si ispirerà a criteri di estrema concentrazione e sarà ricondotto ad un nuovo titolo «norme per il procedimento in materia di persone, minorenni e famiglie». In presenza di violenze domestiche scatterà un binario d’urgenza, che permetterà l’utilizzo degli ordini di protezione; di fronte ad un figlio che rifiuta un genitore spetterà al giudice personalmente verificarne in via d’urgenza le ragioni. Grande attenzione sarà prestata ai minori, sia in sede di ascolto, sia quanto alla tutela dei suoi interessi, attraverso la figura del curatore speciale. Dal punto di vista ordinamentale si punta al nuovo tribunale unico che avrà una duplice composizione: monocratico quello di prossimità, presso ogni tribunale; collegiale quello distrettuale cui competerà l’adozione, le competenze minorili penali, e le impugnazioni. All’accentuata volontà di rendere efficiente la risposta giudiziaria, si accompagna l’altrettanto fondamentale favore per le procedure alternative: le ADR. Forse non è un caso se la CEDU ha più volte ricordato all’Italia che è dovere dello Stato mettere in campo una serie di misure idonee a garantire il diritto di visita e a proteggere al tempo stesso il minore, e che sono appropriate allo scopo, oltre all’imposizione di sanzioni, il ricorso alla mediazione o comunque a strumenti atti a facilitare la collaborazione delle parti. Fra questi anche gli incentivi processuali, economici, fiscali. Vedremo come il legislatore delegato saprà tradurre in norme oculate queste espressioni di volontà di rinnovamento.  

Cesare FOSSATI: Avvocato di famiglia. Studi dedicati al diritto delle persone, della famiglia, dei minori. Esperienza nell’ambito del contenzioso di diritto di famiglia e dei minori, nonché nelle procedure di amministrazione di sostegno. Convinto sostenitore delle procedure di negoziazione assistita e del nuovo ruolo sociale dell’avvocatura, delle potenzialità della giurisdizione forense, nonché dell’approccio collaborativo, nuova fondamentale risorsa per il rilancio dell’avvocatura. Sin dal 2003 si dedica all’associazionismo forense ed alle attività formative: già presidente della sezione di Genova, quindi responsabile della Regione Liguria dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, nel 2006 tra i fondatori della Camera Civile di Genova, nel 2010 fondatore, già Presidente, dell’Associazione Genovese Amministratori di Sostegno – AGAS. Fra i fondatori di RISOLVERE, Associazione italiana professionisti collaborativi, negoziatori e della mediazione. Promotore del Gruppo Psicoforense che coinvolge in attività di studio e supervisione diverse figure professionali, avvocati, psicologi, mediatori familiari, assistenti sociali, magistrati. Curatore della rivista online www.avvocatidifamiglia.net, nonché del portale www.osservatoriofamiglia.it .  Trainer di diritto collaborativo.

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Redazione

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