FEMMINICIDI: CAUSATI DAI COMPORTAMENTI ESASPERANTI DELLE VITTIME? di Rita MINUTELLO

A Forum Barbara Palombelli ( non è la prima volta che vengono esternate posizioni di tipo sessista ), parlando dei femminicidi avvenuti negli ultimi giorni, esordisce così: ” Sette donne presumibilmente uccise da sette donne…”. Sì, l’ha detto. Presumibilmente! Continua: ” A volte è lecito domandarsi…Ma questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati oppure c’è stato un comportamento esasperante e aggressivo anche dall’altra parte?”. No, non è lecito! Questo è fomentare la cultura della violenza e fare vittimizzazione secondaria. Chi pagherà le conseguenze per quello che ha detto? Sì perché questo programma viene guardato da una fascia di età per la maggior parte dai 50 anni in su. Persone che probabilmente hanno introiettato la cultura maschilista, di cui lei ha dimostrato di appartenere. Bisogna che certe persone si prendano la responsabilità di ciò che dicono e vengano allontanati dai media. Purtroppo questo succede quando individui senza competenze e formazione argomentano su un fenomeno così grave e delicato. Dare attenuanti agli assassini e colpevolizzare donne massacrate. Se non è preparata sul tema o se non ha a cuore il fenomeno della violenza sulle donne, può fare altro, ma non alimentare questo orrore con messaggi pericolosi. Dov’è il rispetto delle vittime? Non solo delle donne, ma anche dei bambini rimasti orfani. Di quelli che hanno subito violenza sia diretta che assistita ( che poi a livello psicologico ha le stesse conseguenze e porta a sviluppare le stesse problematiche e traumi). Noi donne invece siamo esasperate da esternazioni così, dove solo le persone preparate dovrebbero permettersi di trattare. Ho fatto esperienza in un centro antiviolenza e vorrei dire che davanti ad una donna massacrata, la “motivazione” è stata che la moglie aveva cambiato le tende senza comunicare la decisione al marito. Questo per fare capire che le “cause” che fanno scatenare la violenza in certi criminali, sono tutti pretesti. Non esistono motivazioni, se non la violenza di questi individui. Non è neanche corretto chiamare in causa la pazzia. Non tutti, anzi sono veramente pochi, gli autori di violenza con disturbi di personalità antisociale o diagnosi di narcisismo maligno. Non si può accettare che si parli di fenomeni sociali, senza sapere le dinamiche sottostanti e senza poterle capire.

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Redazione

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