LA VIOLENZA ASSISTITA: UNA CICATRICE SILENZIOSA CHE SI INCIDE NELL’ANIMO

Negli occhi di quei bambini che assistono inermi, atterriti, alle violenze di cui sono piccoli spettatori, si incidono, sullo stesso sentiero ove scorrono lacrime amare, i traumi del loro futuro. Le cicatrici scolpite nella memoria, lo shock di aver dovuto guardare loro malgrado quelle mani che agitavano pugni, e aver udito urla, pianti disperati, di aver osservato strappato il sipario di quel nido sicuro chiamato “casa”. Un fenomeno, denominato appunto della violenza assistita, che possiamo identificare a tutti gli effetti come una forma di abuso e maltrattamento psicologico ai danni dei minori, il cui verificarsi avviene soprattutto in ambito familiare. E’ nelle prime agenzie educative che si apprende e assorbe la propria visione della relazionalità, nelle culle degli affetti primarie, che andranno a incidere sul comportamento e la crescita degli individui. Chiediamoci una cosa: che ne sarà di figli e bambini che assistono ad abusi e violenza? Che apprendono a crescere, giocoforza, in un clima disfunzionale, caratterizzato dal dramma quotidiano? Traumi che si ripercuotono nel tempo, che necessitano di un intervento repentino, per non condurre al rischio evolutivo (dissocialità e devianza) dei minori che imparano a convivere con la violenza, e ad assorbirla, a renderla un modus vivendi interiorizzato, che magari andranno ad imitare, nelle relazioni adulte. In modo traumatico e doloroso, la violenza assistita può generare i carnefici e le vittime di domani, a seconda di come attecchisce nella formazione della personalità l’abuso che si insinua sottopelle, plasmando il carattere, le distorsioni nei rapporti con gli altri. Rimane il numero nazionale antiviolenza 1522, attivo 24 ore su 24, ma è necessario un monitoraggio maggiore e continuo dei servizi sociali e territoriali, incrementando visite domiciliari e strategie di controllo diretto, in forma congiunta tra professionisti dell’aiuto e forze dell’ordine; è necessario prevenire con ogni mezzo l’esposizione dei bambini alle dinamiche violente di famiglie abusanti, per salvaguardare il loro orizzonte futuro, la possibilità di crescere senza ferite dell’animo insanabili. (Dott.ssa Alice Mignani – Assistente sociale, Criminologa, Pedagogista Giuridico)

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Redazione

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