FERMATA NEL PORTO DI OLBIA LA NAVE ALAN KURDI

LA NAVE ALAN KURD FERMATA AD OLBIA.  In applicazione della  DIRETTIVA 2009/16/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2009 relativa al controllo da parte dello Stato di approdo, gli ispettori PSC della Capitaneria di Porto –  Guardia Costiera – di Olbia, nei giorni scorsi hanno sottoposto la nave ALAN KURDI – di bandiera tedesca – ad un’ispezione volta a verificare l’ottemperanza alle norme di sicurezza della navigazione e di tutela ambientale ad essa applicabili.  La NAVE ALAN KURDI, ERA attraccata nei giorni scorsi nel porto di Olbia con  migranti presenti a bordo, quindi,  sottoposta a quarantena. Alla fine del  periodo di quarantena, è stata sottoposta ad un’ispezione “in ragione di una consistenza dei mezzi collettivi ed individuali di salvataggio, certificati dallo Stato di bandiera, per 20 persone, a fronte di un numero notevolmente superiore di persone recuperate a bordo durante la sistematica attività di ricerca e soccorso svolta nel Mediterraneo”. L’ispezione ha evidenziato ulteriori irregolarità di natura tecnica tali da compromettere non solo la sicurezza degli equipaggi ma anche delle persone che sono state e che potrebbero essere recuperate a bordo, nel corso del servizio di assistenza svolto. La nave è stata quindi sottoposta a “fermo amministrativo” fino alla rettifica delle irregolarità rilevate in sede ispettiva. La nave già nel Maggio del 2020 era stata sottoposta a “fermo amministrativo” dalla Capitaneria di Porto di Palermo,  per analoghe irregolarità, ed era stata autorizzata ad effettuare un viaggio verso per recarsi in un cantiere di riparazione in Spagna. Irregolarità che alla  luce dell’ispezione degli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera –  di Olbia, evidentemente non erano state eliminate. La nave Alan Kurdi è usata dall’Ong tedesca Sea Eye per le missioni nel Mediterraneo centrale, nelle quali vengono soccorsi migranti segnalati in difficoltà a bordo di barconi o gommoni partiti dalla Libia. Il nome scelto dall’Ong per la nave richiama quello del bambino trovato morto in una spiaggia turca nel settembre 2015, la cui immagine è diventata emblema del fenomeno migratorio e simbolo dell’emergenza legata alla rotta balcanica. Sul fermo della nave attacca il presidente della Sea Eve – Gordon Isler – : È inaccettabile che l’Italia metta in dubbio la capacità delle autorità tedesche e spagnole di giudicare la sicurezza a bordo dell’Alan Kurdi . È assurdo. I fermi delle navi di soccorso tedesche hanno motivi puramente politici”.  Anche il comandante della nave – Joachim Ebeling – parla di  complotto: Se tu fossi veramente preoccupato per la sicurezza delle persone che abbiamo salvato, non passeresti ore e ore a cercare modi per trattenerci in ogni occasione”.  NORMATIVATIPI DI ISPEZIONI : Ispezione iniziale» la visita a bordo di una nave da parte di un ispettore, per verificare la conformità alle pertinenti convenzioni e regolamenti, che include almeno i controlli previsti all’articolo 13, paragrafo 1; «ispezione più dettagliata» l’ispezione durante la quale la nave, le relative dotazioni e l’equipaggio sono sottoposti interamente o, se necessario, parzialmente ad un esame accurato nei casi specificati all’articolo 13, paragrafo 3, concernente la costruzione della nave, le relative dotazioni, l’equipaggio, le condizioni di vita e di lavoro e il rispetto delle procedure operative di bordo; «ispezione estesa» un’ispezione che riguarda come minimo le voci elencate all’allegato VII. Un’ispezione estesa può comprendere un’ispezione più dettagliata quando sussistano fondati motivi ai sensi dell’articolo 13, paragrafo 3. FERMO AMMINISTRATIVO: In caso di carenze che rappresentano un evidente pericolo per la sicurezza, la salute o l’ambiente, l’autorità competente dello Stato di approdo nel quale è ispezionata la nave si accerta che questa sia sottoposta a fermo o che sia interrotto lo svolgimento dell’operazione durante la quale emergono le carenze. Il provvedimento di fermo o di interruzione di un’operazione non è revocato fino a quando non sia stato eliminato il pericolo o fino a che l’autorità stabilisca che, a determinate condizioni, la nave può riprendere il mare o l’operazione può essere ripresa senza rischi per la sicurezza e la salute dei passeggeri o dell’equipaggio, senza pericoli per le altre navi o senza rappresentare una minaccia irragionevole per l’ambiente marino.

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Redazione

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