FRONTEX: GUARDIA DI FRONTIERA E COSTIERA EUROPEA di Angelo RUBERTO

La Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, nota anche come Frontex è, una agenzia a cui è affidato il funzionamento del sistema di controllo e gestione delle frontiere esterne dello Spazio Schengen e dell’Unione europea, che ricomprende le autorità nazionali competenti per il controllo delle frontiere e, che fanno capo agli stati membri dell’Unione europea aderenti allo Spazio Schengen. È stata istituita con il regolamento (UE) n. 2016/1624, approvato dal Consiglio dell’Unione europea il 14 settembre 2016. Il Parlamento europeo il 17 aprile scorso riunito in seduta plenaria a Strasburgo ha approvato in via definitiva la normativa che rafforza la Guardia di frontiera e costiera europea. La normativa, approvata con 403 voti favorevoli, 162 contrari e 44 astensioni, prevede che sia istituito un nuovo corpo permanente per sostenere i Paesi Ue nel controllo delle frontiere e nei rimpatri, nonché nella lotta alla criminalità transfrontaliera. Un corpo permanente di 10mila unità entro il 2027. Sarà composto da guardie di frontiera e guardie costiere dell’agenzia e da personale distaccato su base obbligatoria dai Paesi Ue. Ogni paese membro dovrà contribuire con proprie unità alla formazione del corpo permanente, attraverso il distacco a lungo termine di personale operativo: dal 2021 l’Italia, dovrà garantire 33 agenti alla Guardia costiera e di frontiera dell’Unione; il numero aumenterà progressivamente negli anni successivi fino ad arrivare ai 125 previsti per il 2027. La Germania, in totale, nel 2027 fornirà a Frontex  225 agenti, la Francia 170 e la Polonia 100. Mentre gli stati più piccoli, come Malta e Lussemburgo, ne forniranno 6. In totale nel 2027 gli agenti dei vari paesi europei che verranno distaccati alla Guardia costiera e di frontiera europea saranno 1500.  Il nostro sarà il terzo Paese per contributi di personale dopo Germania e Francia. L’agenzia così rafforzata, secondo quanto si legge nel testo del regolamento, avrà numerosi compiti: tra questi, si occuperà di monitorare i flussi migratori, di monitorare la gestione delle frontiere esterne da parte degli Stati membri e verificarne la capacità e la preparazione nel fronteggiare eventuali minacce, di fornire assistenza nei rimpatri e nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare, di assistere gli Stati con interventi rapidi alle frontiere in caso di “sfide specifiche e sproporzionate”. Il regolamento deve ora essere formalmente approvato dal Consiglio prima di poter entrare in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale Ue. La relatrice Roberta METSOLA, del Ppe, ha dichiarato: “Questa legge trasformerà il modo in cui l’Agenzia europea delle guardie di frontiera e delle guardie costiere si occuperà della migrazione, garantendo l’istituzione di 10.000 nuove guardie di frontiera e nuovo personale, rafforzando la lotta contro la criminalità transfrontaliera, proteggendo i diritti fondamentali e favorendo il rimpatrio efficace di coloro che non hanno diritto alla protezione. Il nostro principio guida è stato quello di essere giusti con coloro che hanno bisogno di protezione, fermi con coloro che non sono ammissibili e duri con coloro che cercano di sfruttare le persone più vulnerabili del pianeta. I cittadini ce lo hanno chiesto e noi lo abbiamo fatto in tempo record“.

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