DIRETTIVA SALVINI PER LA NAVE ITALIANA “MARE JONIO”

Con una direttiva del 15 aprile 2019 pubblicata il 16 aprile 2019 indirizzata ai al Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza; al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri; al Comandante Generale della Guardia di Finanza;  al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare; al Comandante Generale delle Capitanerie di Porto e, per conoscenza al Capo di Stato Maggiore della Difesa, il ministro dell’interno Salvini dispone: “di vigilare affinché il comandante e la proprietà della Nave “Mare  Jonio: si attengano alle vigenti normative nazionali ed internazionali in materia di coordinamento delle attività di soccorso in mare e di idoneità tecnica dei mezzi impiegati per la citata attività; rispettino le prerogative di coordinamento delle Autorità straniere legittimamente titolate ai sensi della vigente normativa internazionale al coordinamento delle operazioni di soccorso in mare nelle proprie acque di responsabilità dichiarate e non contestate dai paesi costieri limitrofi; non reiterino condotte in contrasto con la vigente normativa  nazionale ed internazionale in materia di soccorso in mare, di immigrazione, nonché con le istruzioni di coordinamento delle competenti autorità” . La direttiva del ministero dell’interno ha provocato sconcerto negli ambienti della difesa e della guardia costiera, che parlano di sconfinamento del ministro dell’interno.  Ma i difensori della direttiva citano  l’articolo 12 del Testo Unico sull’immigrazione – decreto legislativo n. 286 del 1998 –  in base al quale le navi della Marina Militare «possono essere utilizzate» per «concorrere alle attività di polizia in mare». Lo stesso decreto legislativo, all’articolo 11, attribuisce al ministro dell’Interno la responsabilità di emanare “le misure necessarie per il coordinamento unificato dei controlli sulla frontiera marittima e terrestre italiana”.   Intanto le divergenze tra lega e movimento cinque stelle continuano, specie in materia di contrasto all’immigrazione clandestina e, sui porti che Salvini chiude e  Di Maio vorrebbe tenere aperti.  Infatti, se per i cinque stelle la chiusura dei porti e’ una misura occasionale, Salvini mette in chiaro: “Finché sono ministro io, i porti restano chiusi”.

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