AVVOCATI: EQUO COMPENSO

AVVOCATURA: SUBITO APPROVAZIONE EQUO COMPENSO IN SENATO – “Senza c’è il rischio di proletarizzazione della professione forense”🟥
TESTO nota congiunta il Consiglio nazionale forense (CNF), l’Organismo Congressuale Forense (OCF), Cassa Forense, l’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA), l’Unione nazionale camere minorili (Uncm), l’Unione nazionale avvocati amministrativisti (Unaa), l’Associazione italiana avvocati per la famiglia e i minori (Aiaf), l’Osservatorio nazionale diritto di famiglia (Ondif), l’Unione nazionale avvocati per la mediazione (Unam), la Camera nazionale avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni (Cammino) e l’Associazione nazionale avvocati amministrativisti (Anaa). «L’avvocatura in tutte le sue componenti, riunita in occasione dell’incontro del comitato organizzatore del Congresso nazionale forense, chiede a gran voce a tutte le forze politiche di portare a termine l’iter legislativo del disegno di legge sull’equo compenso, approvando definitivamente una legge di civiltà per gli avvocati. Dobbiamo contrastare con forza il rischio di proletarizzazione della professione e il provvedimento licenziato dalla Camera dei deputati, seppur in alcuni aspetti emendabile, merita di essere approvato anche dal Senato. Infatti, non deve essere sottostimata la portata effettiva del ddl n. 2419 sull’equo compenso che, al fine ristabilire un necessario equilibrio nei rapporti tra operatori economici e liberi professionisti, impone ai contraenti forti e alla Pubblica Amministrazione il riconoscimento di compensi professionali rapportati ai parametri ministeriali. Ciò costituisce una significativa conquista nella tutela di un compenso equo, parametrato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, sganciato da una logica di mercato che negli ultimi anni, ha registrato una svilente gara al ribasso, con conseguenze non solo economiche per i professionisti, ma anche qualitative per il cittadino. Per tali motivi, non è più possibile attendere oltre ma è fondamentale raggiungere l’obiettivo, approvando entro breve una norma che dia completa e concreta attuazione all’articolo 36 della Costituzione in base al quale senza un’equa e giusta retribuzione non c’è dignità per chi lavora». 

LETTERA APERTA
Alla Presidente del Senato
Al Presidente della Camera
Alla Ministra della Giustizia
Al Presidente della Repubblica
e per conoscenza:
Alla Presidente del Consiglio Nazionale Forense
Al Presidente dell’ Organismo Congressuale Forense
⚖️ Rete Nazionale Forense si associa alla richiesta unanime dell’avvocatura tutta e chiede l’immediata approvazione del disegno di legge recante “Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali”, dando così attuazione all’art. 36 della costituzione in base al quale senza un’equa e giusta retribuzione non c’è dignità per chi lavora. L’approvazione del provvedimento consentirebbe di garantire un compenso proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto, al contenuto ed, alle caratteristiche della prestazione professionale. Il disegno di legge attualmente è fermo al Senato.
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Redazione

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