
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la violenza di genere come “qualsiasi atto di violenza fondata sul genere che comporti, o abbia probabilità di comportare, sofferenze o danni fisici, sessuali o mentali per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia che si verifichi nella sfera pubblica che in quella privata”. La violenza di genere rappresenta uno dei principali problemi sociali, con evidenti ripercussioni sulla salute delle vittime; purtroppo la violenza trova nella sua espressione differenti forme e maniere, in special modo quando è rivolta verso la donna in quanto tale ed ancor di più quando viene messa in atto tra le mura domestiche. La Dichiarazione ONU sull’eliminazione della violenza contro le donne HA sancito che per violenza di genere si intende “ogni atto di violenza che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà”. Tra i vari motivi della necessità della prevenzione alla violenza di genere vi è il fatto che i figli delle vittime di violenza subiscono molti danni sullo sviluppo fisico e cognitivo, sul comportamento e sulla capacità di socializzazione, paragonabili, nel caso dei minori, a quelli di un abuso diretto con gravi ripercussioni sulle loro relazioni future. La lotta contro la violenza di genere, che è una forma di violazione dei diritti umani si affronta tramite la messa in atto di misure preventive. In special modo si deve lavorare con i minori, sostenere la loro crescita tramite una maggiore consapevolezza dei significati affettivi in relazione ai vari conflitti interpersonali, ai comportamenti, alle esigenze ed ai compiti evolutivi. È molto importante cercare parlare con loro, stimolarli in una comunicazione aperta, cercando di fornire dei momenti di confronto ed elaborazione sulla costruzione identitaria, della coppia e successivamente sulla “fine della relazione”. Attualmente è possibile, tra i giovani, notare il passaggio da coppia romantica a coppia narcisistica. I ragazzi di oggi sono impauriti dalle storie d’amore, in quanto per alcuni adolescenti la coppia diventa un posto dove crescere insieme, per altri è solo una relazione intima e sessuale, per tale motivo ci sono poche coppie. Le paure più comuni sono: la paura di essere traditi, di diventare gelosi od oggetto di gelosia, la paura di essere inadeguati, di divenire dipendenti e la fine della relazione, cosa che per molti è impossibile da tollerare e di negare il dolore della fine. Si deve insegnare agli adolescenti a dare voce alle emozioni, quindi ad essere consapevoli delle proprie emozioni e a riconoscere le emozioni altrui.