OCF SCRIVE AL MINISTRO

Lettera aperta al Ministro Nordio e ai parlamentari: la Giustizia non è un lusso Illustre Ministro e Onorevoli Parlamentari,
ci rivolgiamo a Voi con un appello che nasce dalla preoccupazione profonda per le recenti disposizioni in materia di contributo unificato nei procedimenti civili, contenute nella nuova formulazione approvata dalla Commissione Bilancio della Camera in sede di esame della Legge di Bilancio. Sebbene si sia evitata la prospettiva più estrema, che avrebbe subordinato la stessa esistenza del processo al pagamento immediato del contributo integrale, il compromesso raggiunto solleva gravi interrogativi sul rispetto del principio costituzionale sancito dall’articolo 24 della nostra Carta, che garantisce a ogni cittadino il diritto di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La previsione di un acconto pari a 43 euro per l’iscrizione a ruolo appare, a prima vista, un onere contenuto. Tuttavia, il quadro complessivo lascia intravedere un irrigidimento delle procedure di recupero coattivo per il saldo del contributo unificato e, parallelamente, l’introduzione di nuove sanzioni nel processo amministrativo per gli sforamenti non autorizzati nei limiti dimensionali degli atti. Questi elementi delineano una cornice normativa che rischia di trasformare il diritto di accesso alla giustizia in un privilegio riservato a chi può permetterselo. Unanimi sono le critiche avanzate dalle rappresentanze forensi e dalle associazioni di categoria. L’Organismo Congressuale Forense ribadisce che si tratta di una “barriera fiscale alla domanda di giustizia”, sollevando seri dubbi di legittimità costituzionale. Per molti cittadini, soprattutto quelli che si trovano in una situazione di difficoltà economica, il pagamento immediato di somme elevate rappresenta un ostacolo insormontabile. Questo rischio è amplificato dall’assenza di un adeguato sistema di esenzioni o dilazioni che tenga conto delle situazioni di vulnerabilità temporanea. La giustizia è un diritto fondamentale e un pilastro della nostra democrazia. Trasformarla in un servizio condizionato dal rispetto di oneri fiscali significa tradire il patto sociale che tiene unita la nostra comunità. In un momento storico in cui la fiducia nelle istituzioni è già messa a dura prova, è essenziale che lo Stato dia un segnale chiaro e inequivocabile di vicinanza ai cittadini, garantendo l’effettività del diritto di accesso alla giustizia.
La giustizia non può essere un lusso. Chiediamo dunque un intervento immediato perché tale norma venga immediatamente stralciata e per: Rivedere le disposizioni sul contributo unificato, introducendo criteri di proporzionalità e meccanismi di esenzione più equi e inclusivi. Promuovere un confronto aperto con la classe forense per individuare soluzioni che bilancino le esigenze di bilancio con la tutela dei diritti fondamentali.

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