Le separazioni sono in forte aumento, sono moltissime le persone che decidono di interrompere il progetto di vita messo in piedi con la persona tanto amata. I motivi che portano a prendere una decisione del genere, possono essere molti: litigate senza soluzione, incomprensioni, tradimenti, gelosia immotivata ed ossessiva, mancanza di interesse e di cura verso il partner e verso la famiglia, bugie varie, psicopatologie. Questa decisione è molto delicata e rappresenta un momento difficile per tutti, per la persona che prende la decisione, per l’altro e per la famiglia; “separarsi” non significa lasciarsi e andare a vivere in due case differenti. Come prepararsi ad una separazione? Separarsi è davvero molto facile, nonostante è un passo che fa paura a molti perché spesso non sapere a cosa si va incontro o il dover modificare del tutto la propria vita e quella dei figli crea un notevole disagio. I vissuti emotivi delle persone che decidono di intraprendere questo percorso vivono forti e spesso difficilmente gestibili come rabbia, tristezza, delusione, risentimento, sensi di colpa. I sentimenti che le persone separate devono elaborare, ancor prima di ricostituire una nuova famiglia, sono molteplici, spesso si ha la difficoltà del restare ancorati emotivamente al precedente rapporto di coppia, i sensi di colpa verso l’ex e nei confronti della famiglia. Le fasi psicologiche che si attraversano sono tre: il dover prendere la decisione di separarsi in cui si assaliti dall’angoscia dello stravolgimento della vita della famiglia; l’attuazione della separazione, in cui si manifestano i conflitti e sale la rabbia e l’aggressività; la fase successiva alla separazione, in cui si assiste alla separazione emotiva o “al divorzio psicologico”. I coniugi che prendono la decisione di sciogliere il vincolo matrimoniale devono rivolgersi all’istituto giuridico della separazione e del divorzio. È bene sapere che vi sono delle tipologie di separazione, che comunque vengono affrontate in Tribunale: se i due coniugi sono d’accordo si può procedere ad una separazione consensuale (o congiunta) i coniugi stabiliscono l’ammontare dell’eventuale mantenimento, a chi deve essere assegnata la casa coniugale, come dividere eventuali beni e regolano il regime e le modalità di frequentazione con i figli minorenni, ove il giudice tenta una conciliazione; se invece entrambe hanno richieste differenti come l’affidamento dei figli, il mantenimento, divisione dei beni ed altro e si arriva ad aprire una battaglia che si sviscera in una causa in Tribunale si procede alla cosiddetta «separazione giudiziale». La separazione giudiziale si divide in due tappe: la prima si effettua di fronte al Presidente del Tribunale che è tenuto ad effettuare un tentativo di conciliazione, i coniugi devono essere presenti e assistiti dal proprio avvocato; nella seconda incomincia il vero e proprio giudizio dove viene fissata una nuova udienza, in cui vengono acquisite le prove necessarie per poter decidere sulle domande proposte dai coniugi, in relazione alle questioni economiche, patrimoniali e all’affidamento dei minori. La separazione può essere fatta in qualsiasi momento: non ci sono termini di scadenza. Il lavoro congiunto e adeguato dello psicologo e dell’avvocato può favorire una separazione consensuale.
Bibliografia
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