CORTE APPELLO E TRIBUNALE DI NAPOLI – “CAMPAGNA DI PRESSIONE MEDIATICA – MATERIA DIRITTO DI FAMIGLIA” . Si pubblica, giusta autorizzazione del Presidente del Tribunale, Comunicato stampa congiunto Corte Appello e Tribunale di Napoli – “Campagna di pressione mediatica – materia diritto di famiglia. (Fonte: Sito del Tribunale di Napoli, Archivio delle News)
“Recenti notizie di stampa, dichiarazioni e pubblicazioni in rete possono aver indotto l’opinione pubblica a ritenere particolarmente accreditati presso gli uffici giudiziari interlocutori, specie provenienti dalle organizzazioni di psicologi operanti nel territorio locale, in grado di esercitare, direttamente ed indirettamente, sul Tribunale o sulla Corte d’Appello di Napoli un’impropria interferenza nell’attività giurisdizionale in tema di diritto di famiglia. Una per tutte, si legge testualmente in un recente editoriale, che una semplice telefonata di un gruppo privato ha potuto orientare le decisioni della Corte in sede di reclamo avverso un provvedimento del Tribunale.
L’architettura e l’identità dei principi costituzionali impongono che l’attività giudiziaria resti costantemente immune da indebite attività di monitoraggio, pressione e coercizione, non censurabili ed invasive modalità di aggressioni mediatica, eccedenti il legittimo diritto di critica, che finiscono peraltro per violare la riservatezza dei soggetti privati coinvolti, adulti o minori, solo apparentemente tutelata da nomi di fantasia.
Nei non infrequenti casi da ultimo rilevati, i contenuti di tali suggestive forme di comunicazione tendono ad offrire all’opinione pubblica la falsa ed ingannevole rappresentazione di una certa “permeabilità” degli uffici giudiziari rispetto rispetto agli orientamenti suggeriti da parte di alcuni comitati auto proclamatasi più accreditati di altri, quasi a rivendicare una funzione correttiva sulle decisioni emesse nei procedimenti ed un atipico e privilegiato ruolo di controllo ed interlocuzione esterna nell’esercizio concreto della giurisdizione del tutto incompatibile con le norme vigenti nel nostro stato di diritto, che tutelano in primo luogo l’intera collettività da indebite pressioni e sovrapposizioni da parte di soggetti estranei alla giurisdizione.
Nello smentire categoricamente che possa mai accettarsi qualsiasi forma di interferenza diretta o indiretta nella emissione di provvedimenti giurisdizionali da parte di chicchessia – a doverosa tutela dei principi di terzietà, equilibrio ed imparzialità propri dell’attività giudiziaria, nonché dell’operato dei suoi soggetti attivi, magistrati ed avvocati – si auspica che il dibattito sociale e multidisciplinare sui sui temi sensibili assegnati alla giurisdizione nel diritto di famiglia non travalichi i limiti del diritto di critica, non induca erroneamente la collettività a sospettare dell’esistenza di soggetti terzi in grado di orientare le scelte giurisdizionali e resti saldamente ancorato al rispetto dei ruoli e della terzietà della giurisdizione.
E ciò, ferma restando la disponibilità della magistratura del distretto di Napoli a confrontarsi proficuamente con tutti gli operatori del diritto (giammai su singoli casi da trattare davanti al giudice) su ogni aspetto connesso alla regolamentazione delle famiglie in crisi, anche ove connotate da ipotesi di violenza domestica, dedotta o accertata, in seno al Tavolo Tecnico multidisciplinare già costituito o in occasione dei plurimi dibattiti indetti dalla Scuola Superiore della Magistratura ovvero da altre istituzioni, per il superiore interesse della giustizia”. Napoli, 6 Novembre 2023 . Firmato: Il Presidente della Corte d’Appello ff. Dr. Eugenio Forgillo ed il Presidente del Tribunale, Dr.ssa Elisabetta Garzo.