⚖ Cass. pen., 2 agosto 2023 n. 33881: In tema di guida in stato di ebbrezza, l’esito positivo dell’alcoltest costituisce prova dello stato di ebbrezza – stante l’affidabilità di tale strumento in ragione dei controlli periodici rivolti a verificarne il perdurante funzionamento successivamente all’omologazione e alla taratura- con la conseguenza che é onere della difesa dell’imputato fornire la prova contraria a detto accertamento, dimostrando l’assenza o l’inattualità dei prescritti controlli, tramite l’escussione del dirigente del reparto addetto ai controlli o la produzione di copia del libretto metrologico dell’etilometro. In questa prospettiva, l’onere a carico del pubblico ministero di fornire la prova dell’omologazione dell’etilometro e della sua sottoposizione alle verifiche periodiche previste dalla legge è configurabile nel solo caso in cui l’imputato abbia assolto all’onere di allegazione avente ad oggetto la contestazione del buon funzionamento dell’apparecchio. ⚖ Cass. pen., 25 luglio 2023 n. 32130: In tema di reati tributari, non integra il delitto di omessa dichiarazione la presentazione, nei termini previsti dalle leggi tributarie e nel rispetto delle soglie individuate, di una dichiarazione dei redditi incompleta, in quanto l’esaustiva individuazione normativa della condotta incriminata, consistente nella mancata presentazione della dichiarazione agli uffici competenti, non è suscettibile di lettura analogica, che si porrebbe in contrasto con il principio di legalità. ⚖ Cass. pen., 20 luglio 2023 n. 31072: In tema di bancarotta fraudolenta per distrazione, l’accertamento dell’elemento oggettivo della concreta pericolosità del fatto distrattivo e del dolo generico deve valorizzare la ricerca di “indici di fraudolenza”, rinvenibili, ad esempio, nella disamina della condotta alla luce della condizione patrimoniale e finanziaria dell’azienda, nel contesto in cui l’impresa ha operato, avuto riguardo a cointeressenze dell’amministratore rispetto ad altre imprese coinvolte, nella irriducibile estraneità del fatto generatore dello squilibrio tra attività e passività rispetto a canoni di ragionevolezza imprenditoriale, necessari a dar corpo, da un lato, alla prognosi postuma di concreta messa in pericolo dell’integrità del patrimonio dell’impresa, funzionale ad assicurare la garanzia dei creditori, e, dall’altro, all’accertamento in capo all’agente della consapevolezza e volontà della condotta in concreto pericolosa. ⚖ Cass. pen., 12 luglio 2023 n. 30268: Il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche di cui all’articolo 316-ter del Cp si differenzia da quello di truffa aggravata ex articolo 640-bis del Cp per la mancata inclusione, tra gli elementi costitutivi, della induzione in errore del soggetto erogatore, che invece ricorre nella truffa. Nel primo caso la pubblica amministrazione si limita a prendere atto dell’esistenza dei requisiti autocertificati dal richiedente, senza svolgere una autonoma attività di accertamento, che è riservata ad una fase meramente eventuale e successiva, di talché l’Ente non può considerarsi indotto in errore dal mendacio. In tali ipotesi, allora, l’erogazione non dipende da una falsa rappresentazione dei suoi presupposti da parte dell’Ente erogatore, che in realtà si rappresenta correttamente solo l’esistenza della formale dichiarazione del richiedente. ⚖ Cass. pen., 12 luglio 2023 n. 30167: In tema di infortuni sul lavoro, in base alla lettura combinata degli artt. 2 e 199, D.Lgs. 81/2008, la titolarità solo formale della qualifica di amministratore di società, a cui fa capo il rapporto di lavoro con il dipendente, non costituisce causa di esonero da responsabilità in caso di omissione delle cautele prescritte in materia antinfortunistica: le due norme, infatti, prevedono una corresponsabilità sia del formale titolare della qualifica di datore di lavoro, sia di colui il quale, pur sprovvisto di regolare investiture, ne eserciti in concreto i poteri giuridici. ⚖ Cass. pen., 10 luglio 2023 n. 29631: La bancarotta cosiddetta “riparata” si configura, determinando l’insussistenza dell’elemento materiale del reato, quando la sottrazione dei beni venga annullata da un’attività di segno contrario, che reintegri il patrimonio dell’impresa prima della soglia cronologica costituita dalla dichiarazione di fallimento, così annullando il pregiudizio per i creditori, sicché è onere dell’amministratore, che si è reso responsabile di atti di distrazione e sul quale grava una posizione di garanzia rispetto al patrimonio sociale, provare l’esatta corrispondenza tra i versamenti compiuti e gli atti distrattivi precedentemente perpetrati. ⚖ Cass. pen., 5 luglio 2023 n. 29047: Si configura il reato di estorsione quando il datore di lavoro, per costringere i dipendenti ad accettare modifiche del rapporto di lavoro, in senso peggiorativo per le condizioni dei lavoratori, prospetti alla vittima la conseguenza – in caso di mancata adesione alle proposte di modifica delle condizioni originariamente pattuite – dell’interruzione del rapporto. ⚖ Cass. pen., 5 luglio 2023 n. 28781: In tema di furto, la circostanza aggravante della destrezza sussiste qualora l’agente abbia posto in essere, prima o durante l’impossessamento del bene mobile altrui, una condotta caratterizzata da particolari abilità, astuzia o avvedutezza ed idonea a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza del detentore sulla res.
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