i) l’impiego di mezzi informatici messi a disposizione dalla Fondazione per l’esecuzione della prestazione lavorativa a soli fini privati ed in violazione delle disposizioni impartite in ordine all’utilizzo degli stessi, nonché dei più elementari doveri di diligenza, correttezza e buona fede nell’esecuzione della prestazione;
ii) la sostanziale interruzione, nel periodo di riferimento, della prestazione lavorativa, visti tempi e quantità di navigazione per fini privati;
iii) l’aver causato, con il suo operato, gravi danni al patrimonio aziendale sia per la perdita dei dati, sia per l’impossibilità degli uffici della Fondazione di accedere alle cartelle elettroniche danneggiate per tutto il tempo necessario al ripristino del sistema;
iv) un comportamento recidivo.
Secondo la Corte di Cassazione, “sono CONSENTITI i controlli anche tecnologici posti in essere dal datore di lavoro finalizzati alla TUTELA di beni estranei al rapporto di lavoro o ad EVITARE comportamenti illeciti, in presenza di un fondato sospetto circa la commissione di un illecito, PURCHÉ sia assicurato un corretto bilanciamento tra le esigenze di protezione di interessi e beni aziendali, correlate alla libertà di iniziativa economica, rispetto alle imprescindibili tutele della dignità e della riservatezza del lavoratore, SEMPRE CHE il controllo riguardi dati acquisiti SUCCESSIVAMENTE all’insorgere del SOSPETTO. Non ricorrendo le condizioni suddette la verifica della utilizzabilità a fini disciplinari dei dati raccolti dal datore di lavoro andrà condotta alla stregua dell’art. 4 legge n. 300 del 1970, in particolare dei suoi commi 2 e 3” (sentenza n. 25732 del 22.9.2021 della Sezione Lavoro).
DIRITTO IN PILLOLE: PRESENTAZIONE RUBRICA. Sin dai tempi più remoti l’uomo ha sempre sentito il bisogno di organizzare la propria convivenza con altri simili mediante regole, poco importa se lo facesse nei contesti delle tribù o in quelli di apparati più o meno statali: l’esigenza di un ordine basato sulle ‘leggi’ è stata sempre inevitabile. Oggi di diritto nella sua accezione più ampia si parla e straparla, specie in un momento in cui urge un rafforzamento di quel fondamento democratico così superbamente delineato da Montesquieu, che ha sancito l’evoluzione degli ordinamenti degli Stati nei territori cosìddetti liberi, a scapito di assolutismi obsoleti. Ma l’ambito del Giuridico investe sfere anche molto più intime, molto vicine alle nostre esistenze quotidiane: quelle familiari e quelle puramente individuali. Ecco perché “Almablog by Angelo Ruberto” propone, una nuova rubrica curata dall’Avvocato Alice PASSACQUA per rendere aggiornati, con parole semplici i lettori, e, per far conoscere loro diritti e leggi.
ALICE PASSACQUA: Laureata a pieni voti presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna – Alma Mater Studiorum, con una Tesi in Diritto Costituzionale dal titolo “La dignità dell’uomo quale principio costituzionale”, ha proseguito gli studi frequentando in Napoli le più rinomate scuole notarili ed, al contempo, approfondendo le tematiche del diritto civile presso studi legali e notarili. Avvocato iscritto presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Modena sino ad aprile 2015, la cui professione forense è volontariamente sospesa ex art. 18 lett. d) Lg. 247/2012. Da tale periodo, è occupata presso la Sede di un Gruppo Bancario Nazionale in Reggio Emilia, dove ha applicato, per quasi tre anni, le proprie competenze relativamente all’analisi ed alla gestione dei necessari presidi in materia di lotta al riciclaggio ed al terrorismo. Si è occupata, successivamente, delle attività negoziali e contrattuali all’interno della Funzione accentrata di gestione degli acquisti, perseguendo la mission di un costante incremento del livello di qualità ed efficienza delle forniture acquistate. Attualmente, è inserita presso la Segreteria Generale della Capogruppo, ufficio che contribuisce alla strutturazione della governance societaria del Gruppo, garantendo i dovuti presidi strategici, normativi ed organizzativi. Ha, inoltre, conseguito l’abilitazione per l’esercizio della professione di Amministratore Condominiale. Autrice di due rubriche: “DIRITTO IN PILLOLE” e “DUE PAROLE”.