Si è svolto a Messina il “varo tecnico” della nuova Nave della Guardia Costiera, la CP421 “Roberto Aringhieri”, così denominata in memoria dell’Ufficiale pilota del Corpo che ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere il 28 Ottobre 1995 nel canale d’Otranto, mentre era impegnato in una missione connessa all’operazione di embargo nei confronti dei Paesi della ex-Jugoslavia ( Operazione Maritime Guard della NATO condotta nelle acque internazionali dell’Adriatico al largo delle coste dell’ ex Jugolslavia). Il “varo tecnico” ha avuto luogo presso i cantieri navali Intermarine (Gruppo Immsi) di Messina alla presenza del Vice Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Antonio Basile e del dott. Antonino Parisi, Presidente di Intermarine. Hanno partecipato alle operazioni di varo, il Direttore Marittimo della Sicilia Orientale e Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera – di Catania, Contrammiraglio Giancarlo Russo, il Capo del 4° Reparto “Mezzi aerei, navali e terrestri”, Capitano di Vascello Luciano Del Prete, il Comandante della Squadriglia Pattugliatori Guardia Costiera di Messina, Capitano di Vascello Salvatore Scimone, il Comandante della Capitaneria di porto di Messina, Capitano di Vascello Andrea Tassara, come pure il Tenente di Vascello Arturo Incerti, Comandante designato della nuova unità navale ed il Direttore dell’Esecuzione del Contratto delle nuove Navi, l’ingegnere navale S.T.V. Giuseppe Pellizzeri. La CP421 – cofinanziata con fondi europei nell’ambito del Fondo Sicurezza Interna 2014/2020 – è la seconda motovedetta di una nuova classe di unità navali chiamata “Angeli del Mare”, dedicata a chi ha perso la vita in servizio con generosità e sacrificio; navi progettate per la ricerca e il salvataggio in mare, anche con condizioni meteomarine particolarmente avverse. Nave Aringhieri è un’eccellenza della cantieristica italiana, una delle navi del comparto SAR (Search and Rescue) più grandi al mondo, che insieme alla sua gemella – la Nave De Grazia CP420 – è anche la più lunga imbarcazione “autoraddrizzante” e inaffondabile mai costruita in Italia. Lunga 34 metri di lunghezza, è un concentrato di tecnologia dotata di un sistema avanzato di comando e controllo in grado di assicurare maggiore autonomia, e una migliore sistemazione logistica non solo per l’equipaggio, ma anche per il ricovero di eventuali naufraghi presenti a bordo. Con il “varo tecnico” termina la prima fase dell’ iter tecnico/amministrativo che proseguirà con l’allestimento dell’unità e le necessarie prove in mare, per poi perfezionarsi con la consegna formale della nuova Nave, con la consegna della bandiera nazionale. Al termine del varo l’Ammiraglio Basile, ha preso parte al simbolico “taglio della prima lamiera” che formalizza l’impostazione della terza unità della classe “Angeli del Mare”.
Roberto Aringhiere, MEDAGLIA D’ORO AL VALOR DI MARINA “ALLA MEMORIA” Nato a Genova il 18 novembre 1965. Grado: Tenente di Vascello (CP) “Giovane ed entusiasta Ufficia del Corpo delle Capitanerie di Porto aveva chiesto ed ottenuto di essere imbarcato su Unità navale assegnata a missione internazionale di pace durante il conflitto jugoslavo. Nel corso di una impegnativa operazione di polizia marittima, quale componente del team ispettivo incaricato di verificare il carico di un mercantile diretto in porto croato, si offriva volontario prodigandosi con generoso slancio, nonostante le avverse condizioni ambientali, per aprire la strada al successivo impiego della squadra. In tale circostanza rimaneva vittima di mortale incidente. Nobile esempio di Ufficiale e di marinaio caduto nell’adempimento del dovere. Canale d’Otranto, 28 ottobre 1995
