Gli uomini e le donne della Guardia Costiera festeggiano il compleanno dell’ Ammiraglio Romani. Nasce a Lerici (SP) il 26 febbraio 1922. Consegue la maturità classica e viene ammesso all’Accademia Navale come allievo di Stato Maggiore (Corso “Le Raffiche” 1941-44). Quale ufficiale subalterno verrà imbarcato sull’incrociatore Duca degli Abruzzi per quasi due anni dal conseguimento del grado e sul Dragamine 212 per un terzo anno. Sulle navi scuola, Colombo (dove già aveva effettuato la campagna navale come allievo) e Vespucci, è insegnante ai corsi per Nocchieri ed Infermieri. Dopo il corso superiore e due anni trascorsi a Maridepo Taranto, è imbarcato da tenente di vascello quale ufficiale al dettaglio e di rotta su navi Carabiniere e Grecale. Nel 1953 entrerà nei ruoli del Corpo delle Capitanerie di Porto. Con il grado di Capitano di porto e la stessa anzianità maturata da Tenente di vascello, presterà servizio a La Spezia. Ricoprirà il suo primo incarico da comandante nella sede di Circomare Riposto (CT), al termine del quale frequenterà l’Istituto di Guerra Marittima di Livorno. Concluso il corso, verrà destinato all’Ispettorato Generale delle Capitanerie, dove ricoprirà numerosi ruoli con gradi diversi. Il suo percorso professionale, prima dell’incarico a Capo del Corpo lo ha visto al comando nei porti di Viareggio, La Spezia e Genova. Durante la sua carriera imbarca dodici volte quale Commissario governativo su navi in servizio di emigrazione e su nave da carico quale istruttore di giovani laureati appena nominati Ufficiali. Fra i tanti incarichi avuti all’Ispettorato in sezioni e reparti diversi, è stato ufficiale superiore addetto al Sottosegretario di Stato della Marina Mercantile On. Amm. Luigi Durand de La Penne (1972/1973). Al vertice del Corpo, nel 1985, vent’anni dopo la ricorrenza centenaria, fa allestire a Civitavecchia una mostra per ricordare l’istituzione del Corpo delle Capitanerie. E’ stato il primo Capo di Corpo ad aver visitato tutte le Capitanerie e gli Uffici circondariali, nonché gli Uffici locali di Lampedusa e Pantelleria. Prima di lasciare il servizio invia tre ufficiali a frequentare il corso di pilotaggio negli U.S.A., mentre si stava realizzando la nuova componente aerea. Congedato per sopraggiunti limiti d’età (1987), ha potuto dedicarsi con passione a studi storici e musicali, per i quali aveva sempre nutrito particolare inclinazione. Ha continuato a collaborare con varie riviste e continua a tenere conferenze su argomenti storici e musicali. E’ stato per oltre due anni presidente della Società dei Concerti de La Spezia e dal 1992 è presidente dell’Accademia di Marina dei Cavalieri di Santo Stefano con sede in Pisa. Al vertice delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera come Ammiraglio Ispettore Capo dal 29.08.1982 al 31.12.1986. All’Ammiraglio Romani, per i suoi 99 anni, va il saluto di tutti gli 11mila uomini e donne del Corpo delle Capitanerie di porto, dei Comandanti generali che dopo di lui si sono succeduti nel tempo e, in particolare, dell’Ammiraglio Pettorino, attuale Comandante Generale, riconoscenti all’Ammiraglio Romani per quei valori umani e professionali da lui ereditati, e cui si sono ispirati alla guida del Corpo. “Con il tuo intuito e la tua lungimiranza – le parole dell’Ammiraglio Pettorino in un videomessaggio augurale rivolto all’Ammiraglio Romani – hai saputo tracciare un solco profondo che ha indicato la via a quanti, come me, hanno avuto il privilegio di succederti nel tempo, rendendotene oggi i meriti, quale decano dei Comandanti Generali del Corpo”.
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