Il comma 1-bis. della legge n. 84 del 28.01.1994 (Riordino della legislazione in materia portuale) sancisce: “I servizi tecnico-nautici di pilotaggio, rimorchio, ormeggio e battellaggio sono servizi di interesse generale atti a garantire nei porti, ove essi sono istituiti, la sicurezza della navigazione e dell’approdo. L’obbligatorietà dei servizi tecnico-nautici è stabilita e disciplinata con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, su proposta dell’autorità marittima, d’intesa con l’Autorità di sistema portuale ove istituita, sentite le associazioni di categoria nazionali interessate. In caso di necessità e di urgenza, l’autorità marittima, sentita l’Autorità di sistema portuale ove istituita, può temporaneamente modificare il regime di obbligatorietà dei servizi tecnico-nautici per un periodo non superiore a trenta giorni, prorogabili una sola volta. I criteri e i meccanismi di formazione delle tariffe dei servizi di pilotaggio, rimorchio, ormeggio e battellaggio sono stabiliti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sulla base di un’istruttoria condotta congiuntamente dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e dalle rappresentanze unitarie delle Autorità di sistema portuale, dei soggetti erogatori dei servizi e dell’utenza portuale. 1-ter. Nei porti sede di Autorità di sistema portuale la disciplina e l’organizzazione dei servizi di cui al comma 1-bis sono stabilite dall’Autorità marittima di intesa con l’Autorità di sistema portuale. In difetto di intesa provvede il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Pertanto, il servizio di rimorchio portuale è un servizio d’interesse generale – volto a garantire la sicurezza della navigazione e dell’approdo – svolto nell’ambito di un mercato chiuso e regolato (ovvero sulla base di una concessione e con tariffe stabilite dall’Autorità Marittima). E’ servizio universale svolto in un mercato appunto chiuso, in cui il dimensionamento dell’offerta dipende dagli standard di sicurezza fissati dall’Autorità Marittima. La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera – di Savona, competente al rilascio della concessione pluriennale, è la prima Autorità marittima sul territorio nazionale a mettere a gara il servizio di rimorchio. In un nota la Capitaneria di Porto scrive: “L’indifferibile garanzia di sicurezza per la navigazione marittima e per lo scalo portuale, è stato cardine per la redazione degli atti di gara” senza trascurare “la competitività dello scalo”. Il servizio “dovrà soddisfare i requisiti di sicurezza in un contesto operativo e commerciale qual è quello di Savona e Vado Ligure, caratterizzato da spiccata eterogeneità dei traffici (crociere, prodotti petroliferi, auto, containers, granaglie, cemento, carbone, frutta). Per questo, la Capitaneria ha considerato “un servizio di rimorchio capace di rispondere a tutte le esigenze commerciali dei due porti e articolato sulla massima flessibilità d’impiego delle risorse, per assicurare il ciclo commerciale di entrambi i porti in simultanea e senza ritardi. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni in Gazzetta ufficiale e, si tratta di un passaggio storico per i porti italiani, in quanto è il primo bando elaborato dopo l’entrata in vigore del codice italiano degli appalti e del regolamento 352/2017 dell’Unione europea sui servizi tecnico-nautici. In ossequio alle linee guida emanate nel 2019 (circolare del MIT n. 11 del 19.03.2019) dalla Divisione II della Direzione Generale per la Vigilanza sulle Autorità Portuali, le Infrastrutture Portuali e il Trasporto Marittimo e per le Vie d’Acqua Interne del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché alle indicazioni chiarificatorie fornite dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, fin dalle prime fasi l’elaborazione del nuovo bando di gara e della relativa documentazione – quali il capitolato tecnico e il disciplinare di gara, redatti a cura della Capitaneria di porto di Savona quale stazione appaltante – hanno visto il coinvolgimento di tutti gli stakeholders del comparto del trasporto marittimo. La procedura si è rivelata complessa anche per l’avvio operativo della nuova piattaforma portuale APM a Vado Ligure che ha richiesto, in assenza di dati strutturali di riferimento, la necessità di prefigurare la futura organizzazione del servizio di rimorchio presso il terminal, stimando le esigenze dei nuovi traffici e delle tipologie di navi che vi scaleranno nei prossimi anni. Il bando è stato redatto sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Genova. “Il tema del rimorchio – dice il Direttore Marittimo della Liguria e Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera- di Genova, Ammiraglio Ispettore, Nicola Carlone – era già presente al principio del mio mandato. Ho ritenuto importante coordinare l’elaborazione dei bandi nei tre porti di Savona, Genova e La Spezia”. “Comincia un nuovo percorso, dopo che – dice il Comandante della Capitaneria di Porto di Savona Capitano di Vascello Francesco Cimmino – le linee guida del ministero dei Trasporti del 2019 hanno tracciato la rotta”.