Sulla Pelle dei Bambini… Bibbiano caso Isolato? Il sistema degli affidi dei minori Italiani. Questo il titolo dell’interessante incontro tenutosi nella giornata di ieri a Mantova – nella Sala degli Stemmi in via L. Gandolfo – dove si è parlato dei fatti di Bibbiano. Tra i relatori dell’evento anche la collega Camilla Signorini – avvocato del foro di Mantova – esperta di problematiche familiari che ha puntato il dito sui sistemi di trattazione delle pratiche dell’affido nel mantovano, gestite con superficialità dagli assistenti sociali delegati dai giudici, evidenziando anche dubbi sulla professionalità di questi professionisti che spesso utilizzando formule di stile del tipo “povertà”, “litigiosità” consentono al giudice di emettere il provvedimento di allontanamento del minore dalla sua famiglia di origine. L’avv. Signorini, purtroppo non ha parlato di casi isolati, ma si è spinta oltre, denunciando molti casi di allontanamento con addirittura somministrazione di psicofarmaci. Camilla Signorini ha parlato di: “Eccessiva fiducia che i magistrati ripongono nelle relazioni dei Servizi Sociali, spesso stilate anche da ragazzine di 25 anni, senza figli, o da “educatrici” senza nessuna qualifica”. Tra i relatori anche Francesco Borgonovo, giornalista della verità; Roberto Archi, Assessore alla Cultura del Comune di Roncoferrato. L’incontro è stato moderato da Ronni Bottazzi. Lo scopo di un allontanamento – cioè quando i genitori «non siano in grado di rispondere ai bisogni di crescita del figlio e, lo costringano a vivere esperienze non adatte all’età o non gli assicurino una routine corretta –, è quello di «tutelare i diritti dei minorenni e recuperare, ove possibile, con il sostegno dei servizi sociali e sanitari, la piena responsabilità genitoriale» ma da quello che è successo a Bibbiano non mi pare che questo obbiettivo sia sempre stato realizzato!
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