Dal Giudice di Pace di Roma , almeno per il settore civile, d’ora in avanti, le notifiche e comunicazioni viaggieranno solo per via telematica. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (n. 244 del 17 ottobre 2019) il decreto 15 ottobre del Ministro della Giustizia, con il quale vengono avviate le comunicazioni e le notificazioni di cancelleria telematiche nel settore civile presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Roma, ai sensi dell’art. 16, d.l. n. 179 del 2012. L’art. 1 del predetto decreto recita: “1. E’ accertata la funzionalita’ dei servizi di comunicazione di cui all’articolo 16, comma 10, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese», convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 1, comma 19, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita’ 2013)» presso l’Ufficio del giudice di pace di Roma; 2. Nell’ufficio giudiziario di cui al comma 1, le comunicazioni e notificazioni di cancelleria nel settore civile sono effettuate esclusivamente per via telematica secondo le disposizioni dell’articolo 16 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese», convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 1, comma 19, della legge 24 dicembre 2012, n. 228”. Il decreto entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo a quello della pubblicazione in G.U. La sperimentazione è avvenuta verificando il corretto flusso delle comunicazioni telematiche, seguito passo passo dalla Commissione informatica del Coa di Roma. “Prosegue lo sforzo dell’Ordine di Roma per raggiungere la piena digitalizzazione del processo civile – spiega il Presidente del Coa, Antonino Galletti – presso tutti gli Uffici giudiziari che insistono sul territorio, sempre al fine di semplificare gli adempimenti e le incombenze per i colleghi nell’interesse del buon funzionamento della Giustizia”. “Una rivoluzione copernicana per tutti gli avvocati e per migliaia di cittadini che per ora riguarda il giudice di pace civile – per il Consigliere tesoriere dell’Ordine, Alessandro Graziani – ma che in futuro dovrà abbracciare anche gli altri uffici giudiziari e la Suprema Corte di Cassazione, sia per il civile, sia per il penale”.
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