In tema di pignoramento immobiliare, nel corso degli anni, sono nate convinzioni per lo più errate ed incomplete a causa di ciò che si legge online o si sente dire da soggetti non competenti in materia.
Ma quali sono “i luoghi comuni” che maggiormente inducono in errore?
– Si può evitare il pignoramento donando la casa, oppure affittarla o darla in usufrutto? Sbagliato. Il pignoramento annulla tutti gli atti posti in essere sull’immobile pertanto i medesimi verranno dichiarati inefficaci.
– Quando è iscritta ipoteca, l’abitazione non può essere pignorata! Sbagliato. L’ipoteca rappresenta solamente una garanzia per la Banca che ha erogato il prestito ma non preclude alla stessa o ad altri soggetti di iniziare una procedura esecutiva.
– La Banca non può pignorare la prima casa! Sbagliato. La legge dispone la facoltà per il creditore di aggredire i beni immobili per soddisfare il proprio diritto di credito, ciò significa che anche la prima casa del debitore è pignorabile
– La casa viene venduta all’asta, quindi il debito è estinto! Sbagliato. Dati i continui ribassi del prezzo tra un’asta e l’altra, la vendita dell’immobile a un prezzo inferiore rispetto al debito non sarà sufficiente a soddisfare i creditori. Il debitore, pertanto, sarà costretto a saldare la differenza in altro modo.
– La Banca non può pignorare l’immobile perché ci vivono dei minori! Sbagliato. Quando l’abitazione viene venduta all’asta, il nuovo proprietario può chiedere all’ufficiale giudiziario la liberazione dell’immobile anche in presenza di bambini o disabili.
– Si può definire il debito (il mutuo) consegnando le chiavi di casa alla Banca! Sbagliato. Le Banche non hanno alcun interesse ad acquisire gli immobili, hanno viceversa la necessità di rientrare del prestito erogato.(Studio Legale DMG “avvocato cartelle esattoriali Bologna”)
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