COSA SAPERE DEL RAPPORTO DI COPPIA di Marianna MORUZZI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il rapporto di coppia è caratterizzato da un’interazione tra due persone che comunicano. Spesso questa comunicazione non avviene in modo funzionale e spesso la coppia non sa come uscire da momenti o periodi caratterizzati da routine, dalla noia, dall’apatia. In ogni relazione d’amore ci dovrebbero essere rispetto, attenzione.. in generale cura dell’altro che è il massimo dell’espressione dell’amore. Tutto questo al di là dei normali momenti di crisi. Queste ultime sono assolutamente normali anzi necessarie affinchè la coppia entri nelle nuove fasi evolutive che la relazione impone. Si attraverseranno vari stadi che partono dall’innamoramento e terminano con l ‘attaccamento, durante i quali cresceranno i singoli e anche la diade coinvolta. Il presentarsi di tali stadi o di momenti di crisi comporta una riorganizzazione degli equilibri precedenti, permette, inoltre, ai partner di confrontarsi e di mettere alla prova l’autenticità del legame. Questo è possibile se la coppia riesce ad essere COLLABORATIVA, evitando un’ atteggiamento di competizione e di attacco. Cooperare significa cercare soluzioni utili che possano soddisfare entrambi. Bisogna individuare prima di tutto quali sono i comportamenti soliti all’interno della coppia. Capire poi quali sono le nostre responsabilità nell’attivare nell’altro reazioni negative e chiederci , se possibile, cosa ci porta a comportarci in un determinato modo o a dire quelle determinate frasi (spesso ad esempio frasi del tipo “sei un egoista” nascondono altri bisogni ad es ”mi sento sola” che non sono riconosciuti o non si è in grado di esprimere. Utile sarebbe chiedersi: cosa sta cercando di dirmi l’altro? Cosa vorrei dirgli io? Quello che gli ho detto gli farà capire cosa provo veramente? Per riuscire in questo aspetto, è necessario, individuare e gestire le proprie emozioni. Altro fattore importante che spesso non favorisce una buona relazione è costituito dalle proprie aspettative. Partiamo a volte da regole assolute che riteniamo indiscutibili e alle quali ci aggrappiamo e che spesso ci fanno vivere delusioni, es: se una persona ti ama te lo dimostra! Questa dichiarazione in parte può essere condivisibile, spesso però abbiamo un’idea chiara anche di come si manifesta l’amore e chiunque per caratteristiche personali o per altri fattori non rispecchia la nostra concezione diventa automaticamente non innamorato (se non mi ama come voglio io non mi ama).
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DARE SPAZIO ALL’AMORE
Trovare tempo per dire al proprio partner “ti amo” . Può sembrare banale, ma è importantissimo farlo, ovviamente a condizione di sentirlo. Qualsiasi modo va bene.
ESSERE COERENTI
L’amore va, in qualche modo, in base alle nostre capacità, dimostrato e non solo dichiarato.
COMUNICARE IN MANIERA APERTA E LEALE
in situazioni di conflitto, è importante ascoltare(che è diverso da sentire), rispettare anche le ragioni e i punti di vista dell’altro senza alcun pregiudizio, e soprattutto con la piena consapevolezza che l’apparente vittoria dell’uno sull’altro equivale in realtà alla sconfitta di entrambi.
RICONOSCERE I PROPRI ERRORI
sembra facile, ma non è da tutti riuscire a farlo perché riconoscere di aver sbagliato richiede umiltà, coraggio e soprattutto intelligenza sociale ed emotiva. Un comportamento socialmente competente ed emotivamente intelligente prevede una strategia infallibile in tre punti:
a) riconoscere i propri errori senza mezzi termini;
b) scusarsi sinceramente per l’accaduto;
c) impegnarsi a non ripetere l’errore commesso.
Le coppie che hanno fatto proprio questo fondamentale principio di comunicazione interpersonale, hanno vita lunga, quelle che invece prediligono giochi pericolosi come “la caccia alle streghe”, “nascondersi dietro un dito” e “il gioco al massacro (è tutta colpa tua se…)” hanno i giorni contati, insieme alla certezza di soffrire.
IMPARARE A PERDONARE
l’amore è anche e forse soprattutto capacità di perdonare. Il perdono è un atto d’amore che appartiene alle persone generose di cuore. Ci sono situazioni in cui il perdono, di per sé difficile da concedere, rappresenta l’unica via d’uscita, da pagare a volte a caro prezzo, ma è un investimento pur sempre conveniente se si tratta di vero amore. In caso contrario, negato il perdono, ci si troverà sicuramente pieni di orgoglio, ma allo stesso tempo più vuoti dentro nell’attesa di potersi “leccare” la propria ferita narcisistica.
RINUNCIARE ALLA PERFEZIONE
ricordarsi che nessuno è perfetto è una regola d’oro spesso dimenticata che, se puntualmente osservata, può evitare inutili tensioni, ansia da prestazione e stress nella coppia. Se non accettiamo i limiti del nostro partner o non tolleriamo i suoi difetti e le sue imperfezioni, con molta probabilità non lo amiamo abbastanza o forse abbiamo (e il ché è ancora più grave) una visione distorta e infantile dell’amore.
Questo potrà generare anche aspri conflitti nella relazione, ma a quel punto conviene interrogarsi sulle ragioni di fondo della propria scelta e darsi delle risposte coerenti. Insomma, pretendere la perfezione nel rapporto di coppia o dal proprio partner equivale a chiedere a un cavallo di volare…non sarà mai capace di farlo! Bisognerebbe, invece, imparare ad accettare i propri limiti e quelli altrui e saper essere soprattutto tolleranti per quello che non ci piace in noi o nella persona con la quale si è deciso di condividere un progetto di vita. Non è sicuramente facile, ma è prova di grande maturità e di buon equilibrio interiore.
FAR PREVALERE IL “SENSO DEL NOI”
sembra banale dirlo, ma la coppia è composta da due persone con bisogni, motivazioni, obiettivi, interessi, aspettative e desideri diversi; e fino a quando nella coppia prevarranno interessi personali e forme di egoismo, comunque espresse, non si andrà molto lontano sul difficile cammino della crescita emotiva, dell’amore e della felicità.
Questo traguardo, che ogni coppia desidera raggiungere, è invece possibile se i partner sono entrambi capaci di creare da subito quel magico “senso del noi ” che è un sentimento profondo, basato sulla condivisione di tutto ciò che crea e rinforza un legame affettivo, e che va alimentato costantemente nel tempo.
Ma come si costruisce il senso del noi ? Innanzitutto con quella complicità , tipica delle coppie molto unite, che pervade anche le piccole cose come i rituali piacevoli e tutti quei momenti emotivamente coinvolgenti che scandiscono il rapporto di coppia, come viaggiare e far vacanza insieme, ritrovarsi a tavola, passeggiare tenendosi per mano, far l’amore, divertirsi, gioire dei momenti di intimità, ma anche affrontando uniti le inevitabili difficoltà della vita, le situazioni di dolore e i momenti di sofferenza, senza dimenticare l’importanza di avere un linguaggio comune che faccia da sfondo al rapporto di coppia, caratterizzandone in modo esclusivo le fasi evolutive. Insomma, il senso del noi è un potente antidoto allo stress emotivo e relazionale della vita a due, che comporta un “affidarsi reciproco” , ossia una dimensione affettiva che unisce nonostante tutto, e nella quale ognuno si sente protetto da un rassicurante e tranquillizzante noi , capace di creare fiducia reciproca, indispensabile per andare avanti, e di emanare una straordinaria forza ed energia che rinsaldano profondamente il legame, rendendolo inossidabile e invulnerabile alle avversità quotidiane e ai problemi dell’esistenza.
ALIMENTARE LA PASSIONE
Significa desiderare l’altro e sentirsi fisicamente, sessualmente e emotivamente attratti dall’altro, ma allo stesso tempo rendersi a propria volta sempre desiderabili e attraenti agli occhi del proprio partner. Insieme all’intimità e all’impegno, la passione è un elemento cardine del rapporto di coppia da cui dipende la stabilità relazionale; e forse è anche l’aspetto più difficile da gestire nel tempo.
E la difficoltà consiste nel fatto che la passione per sua natura è un fattore che molti considerano legato esclusivamente alla bellezza, all’attrazione fisica, alla corporeità e meno ad elementi più intangibili come il “fascino ” che è invece una qualità importantissima che una bella persona è in grado di emanare a prescindere dalla sua età anagrafica. Per mantenere sempre alta la “fiamma” della passione, allora la coppia ha bisogno di evolvere anche sessualmente e di rinnovarsi per riuscire ad essere sempre all’altezza delle aspettative affettive, sessuali ed emotive del partner. Molte coppie commettono invece l’errore fatale di dare tutto per scontato sul piano affettivo e quindi si adagiano, cadono nella routine, pensando che ormai non sia più così importante risultare desiderabili e attraenti agli occhi del proprio compagno con il quale magari si convive già da anni.Se è vero che invecchiando la bellezza esteriore diminuisce e con essa le prestazioni fisiche e l’esuberanza sessuale, allora è anche vero che coltivare il proprio fascino e la bellezza interiore è un’arte che si può imparare, che forse rimane l’unica, vera arma segreta per mantenere sempre vivo e coinvolgente un rapporto di coppia che permette ai partner di crescere insieme.
CREARE INTIMITÀ NELLA COPPIA
La tenuta di una coppia nel tempo è direttamente proporzionale al grado di intimità che i partner riescono a stabilire tra di loro. L’intimità è uno straordinario collante ancora più forte della passione, ma che per funzionare ha bisogno di essere continuamente alimentato attraverso una fiducia reciproca profonda e incondizionata. Solo su queste basi è possibile rivelarsi completamente all’altro, svelare i propri segreti, mettere a nudo le proprie debolezze o paure senza il timore di apparire fragili, vulnerabili o di essere giudicati per le proprie “zone erronee”.
L’intimità, quella vera, richiede soprattutto coraggio ed onestà intellettuale per affermare la propria identità, oltre alla consapevolezza che essa non è mai un punto di partenza, ma un punto di arrivo, un traguardo che si conquista pian piano, giorno dopo giorno nel tempo. L’intimità è in sintesi un elemento fortemente caratterizzante la stabilità della coppia, che più sarà intima e più apparirà unita e sicura anche agli occhi degli altri, grazie a quell’invidiabile senso di complicità che è allo stesso tempo causa ed effetto dell’intimità tra due persone che si amano.
IMPEGNARSI VERSO L’ALTRO
E’ in assoluto la regola di buon senso più difficile da seguire in un rapporto di coppia. Infatti, l’impegno implica da un lato l’assunzione di responsabilità nei confronti del proprio partner, specificamente legate a tale ruolo, dall’altro la volontà e il desiderio di non deludere mantenendo in qualsiasi situazione un comportamento adeguato che garantisca condizioni di equilibrio emotivo e stabilità nella coppia. Più in particolare, il termine impegno ha una valenza olistica, che abbraccia diverse dimensioni del rapporto, tutte assolutamente importanti, che vanno da quella relazionale , a quella psicologica, affettiva e professionale.
• Impegno dal punto di vista relazionale vuol dire innanzitutto fedeltà e rispetto per l’altro;
• nella dimensione psicologica l’impegno assume il significato di fiducia e aiuto fornito al partner per sostenerlo nel suo percorso di autorealizzazione e crescita personale;
• in ambito affettivo l’impegno sottintende la presenza non solo fisica, ma soprattutto emotiva sia nei momenti belli che in quelli difficili della vita;
• in ambito professionale, infine, l’impegno per il proprio partner si estrinseca con la disponibilità a cercare insieme occasioni e opportunità che favoriscano il suo successo in ambito lavorativo, magari attraverso una più efficace strategia di valorizzazione delle sue risorse personali, che abbia anche lo scopo di migliorare la sua autostima.
Ma perché è così difficile impegnarsi verso l’altro? Forse perché l’impegno richiede sacrificio, rinunce, capacità di donarsi senza pretendere nulla in cambio, impiego di risorse personali a favore dell’altro, altruismo o meglio ancora assenza di egoismo, dedizione. In una parola “amore” , un sentimento davvero grande, capace di raccogliere in sé tutte queste cose che solo chi ama sinceramente riesce a ritrovare con assoluta naturalezza nel suo repertorio comportamentale.

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Redazione

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