Con legge 28 gennaio 1994, n. 84, l’Ispettorato Generale delle Capitanerie di Porto è stato costituito in Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, dove la parola Corpo veniva ad indicare l’autonomia organizzativa e finanziaria conseguita e l’appartenenza all’Istituzione non solo degli Ufficiali, ma anche dei Sottufficiali e Marinai nocchieri di porto. Il rango riconosciuto è l’espressione della complessità delle attività attribuite al Corpo e delle prerogative acquisite dal suo organo centrale con la costituzione della Guardia Costiera (1989). Promotore della riforma è stato l’Ammiraglio Ispettore Giuseppe Francese, Capo del Corpo dal 1990 al 1995, uomo coraggioso e di grande personalità, che di fronte all’accorpamento della Marina Mercantile ai Trasporti, intuì che i tempi erano maturi per far riconoscere di diritto quello che era già operante nei fatti.
Legge 28 gennaio 1994, n. 84 “Riordino della legislazione in materia portuale” Art. 3 (Costituzione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie) 1. L’Ispettorato Generale delle Capitanerie di Porto è costituito in comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, senza aumento di organico né di spese complessive, dipende dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione nei limiti di quanto dispone l’articolo 3 del Decreto Legislativo del Capo provvisorio dello Stato 31 marzo 1947, n. 396, e svolge le attribuzioni di cui al Regio Decreto 19 febbraio 1940, n. 194, e successive modificazioni ed integrazioni. Esercita altresì le competenze in materia di sicurezza della navigazione attribuite al Ministero dei Trasporti e della Navigazione. Il Ministero dell’Ambiente si avvale delle Capitanerie di Porto. (cfr.: art. 2, comma 1, legge 23 dicembre 1996, n. 647).